12 maggio 2017 14:26

Il nostro bambino quasi gattona e io vorrei che mio marito si togliesse le scarpe in casa. Viviamo in una città grande e sporca, non credo di chiedere troppo. –Alice

C’è un episodio di Sex and the city in cui Carrie, la protagonista fanatica di scarpe firmate, è costretta a togliersi dei 
costosi sandali di Manolo Blahnik alla festa di un bambino. Quando le scarpe spariscono la madre del festeggiato, un’ex modaiola diventata mamma chioccia, umilia Carrie dicendole: “Ma su, era solo un paio di scarpe!”.

Io parteggio per Carrie, perché niente è più insopportabile del genitore che dopo aver visto la luce pretende di insegnare agli altri come si vive. E poi, diciamocelo: le suole di un paio di sandali da cinquecento dollari sono sicuramente più pulite dei piedi di molti di noi. Ma siccome presumo che tuo marito non porti delle Manolo, sarebbe meglio che non camminasse dove vostro figlio spalma ogni giorno la faccia e le mani.

Secondo un recente studio dell’università di Houston, negli Stati Uniti, sul 26,4 per cento delle scarpe ci sono tracce di Clostridium difficile e una ricerca del 2015 ha rivelato che sul 40 per cento delle suole si trova il batterio Listeria monocytogenes. Se poi tuo marito lavora in una fattoria, allora i suoi stivali sono quasi certamente ricoperti di Escherichia coli.

Questi numeri basterebbero a far rabbrividire qualunque genitore assennato, ma se tuo marito non cede passa alle maniere forti: fagli trovare le sue scarpe poggiate sul piatto o sul cuscino. Così capirà cosa vuol dire ritrovarsi la suola delle scarpe in bocca. 


Questa rubrica è stata pubblicata il 12 maggio 2017 a pagina 12 di Internazionale. Compra questo numero | Abbonati

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