29 ottobre 2014 17:15

Sono un maschio genetico fra i venti e i trent’anni. Per un po’ di tempo ho pensato di essere trans, ma poi sono giunto alla conclusione che, pur detestando i miei tratti maschili, amando gli abiti femminili e l’idea di essere “carino”, non ho il desiderio di diventare femmina e non voglio avere dei seni o una vagina.

Non mi riconosco nemmeno in un orientamento sessuale specifico, dato che trovo il concetto inutile. Sono stato sia con maschi che con femmine, e attualmente sto con una ragazza trans. Non mi ha mai appassionato la pornografia con protagonisti reali, ma da un po’ di tempo mi sono trovato a bazzicare il porno trans femminile.

La mia fidanzata vuole sottoporsi all’intervento chirurgico di riassegnazione sessuale (Srs) e, pur sostenendola con tutto me stesso e non avendole mai detto niente che potesse suggerire il contrario, credo sappia che a me la sua dotazione va benissimo così com’è, e che non ho alcun desiderio che si sottoponga all’Srs.

Credo che per questo lei ce l’abbia con me. Ma la domanda che voglio farti non c’entra con il mio rapporto di coppia. È più una domanda a trecentosessanta gradi: è da insensibili, in generale, provare attrazione per le ragazze trans (o intersessuali)?

Mi piace considerarmi una persona sessualmente progressista, e non mi va di trattare gli altri come oggetti o in modo irrispettoso. È solo che trovo le ragazze trans davvero carinissime.

–Unavoidable Gender Hullabaloo

“Avere delle preferenze sessuali – che siano per i ragazzi con i capelli rossi, le donne alte, gli appassionati di sport, gli individui agender con gli occhi azzurri, gli uomini con la vagina o le donne col pene – va benissimo”, dice Parker Marie Molloy, giornalista freelance e attivista trans i cui articoli sono stati pubblicati su New York Times, Advocate e Slate.

“A patto che queste preferenze non siano l’unico motivo di attrazione, e che tenga presente che le persone trans sono esseri umani con una gamma variegata di emozioni, interessi ed esperienze, e che a definirle non è soltanto il loro essere trans, Ugh riuscirà a evitare di passare per maniaco”.

Per ampliare le argomentazioni di Molloy: se l’unica cosa che ti piace della tua attuale fidanzata è il fatto che è trans, probabilmente la stai trattando come un oggetto. Ma se il suo essere carinissima-in-quanto-trans è una delle cose di lei che trovi attraente – e perfino se è la cosa che inizialmente ti ha attratto, perfino se è quella sulla quale ti concentri durante il sesso – non la stai trattando da oggetto.

“Come in ogni sorta di attrazione – fisica, emotiva o sessuale che sia – il confine tra preferenza e oggettificazione viene varcato soltanto quando l’interesse sentimentale suscitato dalla persona si riduce a un unico aspetto della sua vita”, osserva Molloy. “Perciò il fatto che Ugh prediliga le donne trans è insensibile e oggettificante solo se a renderlo insensibile e oggettificante è lo stesso Ugh”.

Molloy ha ragione: a nessuno piace vedersi ridotto a un unico aspetto della sua vita, da un partner sentimentale o da chiunque altro. Per la maggior parte delle persone, tuttavia, sentirsi oggettificati per periodi di tempo brevi e concentrati non è un problema. Anzi.

Sentirsi trattati brevemente come oggetti da una persona alla quale del resto di te non importa nulla? Quasi nessuno lo trova arrapante. Sentirsi trattati brevemente come oggetti da una persona che adora le specifiche cose che tu puoi mettere sul piatto/sul materasso/sulla sling e anche tutto il resto di te? Quello arrapa di brutto quasi tutti.

Per concludere, Ugh, mentre ero al telefono con Molloy le ho chiesto qualche commento al volo sulle questioni del porno trans e dell’Srs.

“Apprezzare il porno trans non è più sbagliato che apprezzare il porno con attori cisgender”, dice Molloy. “Che Ugh prediliga il porno trans in forma di racconti, immagini o disegni – oppure i video di pornostar mainstream come Bailey Jay, o performer queer-femministe indipendenti come Chelsea Poe – non deve comunque vergognarsi.Quanto al fatto che la sua fidanzata si sottoponga o meno all’Srs, è una decisione che spetta solo a lei. Il risentimento taciuto, i sensi di colpa e la pressione a operarsi o meno sono forse segni che questa relazione non ha un gran futuro. Suggerisco ai due di sedersi tranquilli e fare una lunga chiacchierata su genitali, preferenze e condizioni irrinunciabili”.

Parker Marie Molloy è su Twitter: @ParkerMolloy.

(Traduzione di Matteo Colombo)

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