23 marzo 2015 17:37

Sono un gay tra i 40 e i 50 anni e ho una relazione stabile con un uomo che amo molto. Il problema è che, a causa di disturbi gatrointestinali ricorrenti, non riesco ad avere rapporti passivi. Di mio sarei passivo al cento per cento, e quelle poche volte che sono fisicamente riuscito a farlo (prima che la malattia peggiorasse tanto), mi è piaciuto tantissimo, più di qualsiasi altro atto sessuale. Mio marito è versatile 50/50 e abbiamo una relazione aperta, perciò quel che desidera lo ottiene sia da me che da altri. A volte però mi frustra vederlo fare il passivo con un altro mentre io non ci riesco. Ogni volta che un bel maschio vuole scoparmi, sono costretto a declinare. Ai nostri scopamici dico semplicemente che sono solo attivo, per semplificare il tutto. Mi fa piacere che mio marito faccia tanto bel sesso, ma i miei problemi di salute mi lasciano sessualmente insoddisfatto. Sono in cura, ma non ancora abbastanza a posto per fare il passivo tranquillamente. Non so nemmeno se mai ci riuscirò. Qualche consiglio da darmi?

–Sadly Unfilled Bottom

Due dritte pratiche: primo, preservativi femminili. Mi rendo conto che tu sei un maschio, e mi rendo conto che i preservativi femminili costano più di quelli maschili, ma sono una splendida alternativa per chi lo piglia in culo e ha paura di sporcare. Per i lettori che non conoscono i preservativi femminili: sono un po’ più grossi di quelli normali, si infilano nell’orifizio che sta per essere scopato – vagina o culo – e durante il sesso rimangono al loro posto. Un cazzo nudo entra in un preservativo femminile e ne esce “pulito” (in termini tecnici, il cazzo nudo in questione esce coperto di lubrificante e sperma, ma quella è la sporcizia che si cerca, non quella che si teme. Per essere ancora più sicuri, la persona attiva può mettersi un preservativo maschile**). Il preservativo femminile si toglie dopo il sesso, SUB, cosa che tu puoi fare da solo in bagno; così, se c’è della sporcizia, il tuo invitato speciale non lo saprà mai.

Seconda opzione: il frottage. Non è un rapporto passivo – non c’è penetrazione – ma è un valido e piacevole sostituto. Il tuo caro invitato speciale ti piazza l’uccello lubrificato tra le cosce, subito in alto, tu chiudi le gambe, e lui comincia a spingere. Se sei steso sulla pancia o a quattro zampe, SUB, puoi infilarti le mani lubrificate tra le cosce e chiuderle intorno al cazzo del tuo partner mentre fa avanti e indietro. Non c’è penetrazione, ma sia il perineo sia la parte esterna del buco e le palle vengono stimolati. Il frottage è anche un buon primo passo per chi vuole provare a usare il culo, ma non è pronto a farsi penetrare.

** Molti di voi mi hanno scritto per segnalarmi che usare un preservativo maschile e uno femminile non rende il rapporto più sicuro. Lo rende anzi più rischioso. Per usare le parole di un lettore: “Ottima la risposta al lettore con i disturbi gastrointestinali, ma gli hai detto che preservativi maschili e femminili si possono usare insieme. Così facendo aumenta il rischio che si rompano, perciò di’ ai lettori di non usarli insieme!”. È una cosa che ho infilato nella rubrica al volo, come nota a margine, e chiaramente avrei dovuto verificare meglio. Mi scuso. Maggiori – e migliori – informazioni sull’uso corretto dei preservativi femminili si trovano su plannedparenthood.org, www.webmd.com, womenshealth.gov e contraception.about.com.

(Traduzione di Matteo Colombo)

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