22 giugno 2015 17:26

Sono un uomo gay sposato con un uomo meraviglioso. Da quando stiamo insieme, ovvero 12 anni, la nostra vita sessuale ha avuto un unico e noioso copione, interamente basato su lui che si fa fare i pompini. Non sembra che gli interessi molto altro, e anche se nel corso degli anni ne abbiamo parlato, non è mai cambiato niente. Lui, a letto, è un egoista. Per tutto il resto è un marito meraviglioso, e lo amo profondamente. Di recente, mentre lui era fuori città, ho avuto un attimo di debolezza, finendo per incontrare un dominatore professionista specializzato in sculacciate. Ci siamo visti diverse volte, e conto i giorni che mi separano dal momento in cui mi pesterà di nuovo per bene. Mio marito cose del genere non me le potrebbe né vorrebbe fare mai, nemmeno nei miei sogni più sfrenati. Proprio non gli viene. Sessualmente, io non ero così soddisfatto da dieci anni. Ma sto anche mentendo, e lo tradisco. Sono molto combattuto. Se lo dico a mio marito, secondo me non la prende bene. Il nostro matrimonio rischia di disfarsi. Se continuo a mentire, mi addosso il peso morale della bugia, col rischio che lui lo scopra lo stesso.

–Still Professing A Normal Kink

Abbiamo tutti dei limiti sessuali, e siamo tutti autorizzati ad averne, ma pretendere che il tuo sposo non faccia nient’altro che spompinarti per dodici anni non è un limite. È una puttanata, SPANK. Il totale disinteresse di tuo marito nei confronti di quello che provi – del tuo appagamento fisico – sconfina nella categoria dell’abbandono sessuale. I suoi comportamenti non giustificano la tua avventura extra, naturalmente, a cui però sei stato costretto dall’arrapamento e dalla frustrazione, e tuo marito deve assumersi la sua parte di responsabilità.

Dici che se dovessi raccontare a tuo marito di queste sculacciate il vostro matrimonio potrebbe disfarsi. Ma qualsiasi possano essere le conseguenze – se la fine del matrimonio o una ridiscussione delle sue regole affinché tu possa soddisfare i tuoi bisogni altrove – è comunque meglio della situazione attuale. Diglielo.

(Traduzione di Matteo Colombo)

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