22 maggio 2015 19:33

Da Elliott Erwitt a Shadi Ghadirian: gli appuntamenti più interessanti in giro per l’Italia.

California, 1955 (Elliott Erwitt)

“Nei momenti più tristi e invernali della vita, quando una nube ti avvolge da settimane improvvisamente la visione di qualcosa di meraviglioso può cambiare l’aspetto delle cose, il tuo stato d’animo. Il tipo di fotografia che piace a me, quella in cui viene colto l’istante, è molto simile a questo squarcio nelle nuvole. In un lampo, una foto meravigliosa sembra uscire fuori dal nulla”. (Elliott Erwitt)

Elliott Erwitt
Lucca center of contemporary art
Fino al 30 agosto 2015
Una mostra che raccoglie 136 scatti di un “professionista per mestiere e dilettante per vocazione”, come lui stesso si definisce. Statunitense, figlio di ebrei russi, Erwitt ha ritratto per sessant’anni, solo in bianco e nero, situazioni oniriche e a volte assurde con ironia e fantasia.

Bob Dylan: like a rolling stone
Ono arte contemporanea - Bologna
Fino al 13 giugno 2015
Una retrospettiva che ripercorre i primi anni della carriera del cantautore statunitense fino al 1966, attraverso le immagini dei tre fotografi Barry Feinstein, Joe Alper e Tony Frank e le illustrazioni di Bob Masse, autore delle locandine dei primi concerti di Dylan.

Shadi Ghadirian
Officine dell’immagine - Milano
Fino al 21 giugno 2015
Il ruolo della donna nella società iraniana, lo scontro fra modernità e tradizione e i fantasmi dei conflitti passati, ritratti dalla fotografa di Teheran Shadi Ghadirian. Uno sguardo delicato e tagliente, capace di testimoniare le complessità e le ambivalenze di un contesto sociale articolato come quello iraniano.

Gianni Fiorito
Certosa di san Giacomo - Capri
Fino al 14 giugno
Una selezione di circa trenta immagini scattate dal fotografo di scena sui backstage di alcuni dei film del regista Paolo Sorrentino tra cui L’uomo in più, Il divo, This must be the place e La grande bellezza.

Hiroshi Sugimoto
Fondazione Fotografia di Modena
Fino al 7 giugno 2015
Una mostra antologica, dedicata al fotografo giapponese, che attraversa i momenti più significativi della sua ricerca artistica concentrata sul tempo. Sugimoto cerca le tracce del nostro passato nel presente in cui ci troviamo e lo fa attraverso una profonda lettura e analisi della realtà che racconta, tornando più volte sui luoghi che ritrae e seguendo con meticolosità tutto il percorso di realizzazione dell’opera, dallo scatto alla stampa finale.

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