24 giugno 2016 18:27

Mimmo Jodice
Museo Madre, Napoli
Fino al 24 ottobre 2016
Attesa, 1960-2016 è il titolo di una grande retrospettiva che il museo Madre di Napoli dedica al fotografo Mimmo Jodice. Un percorso di oltre cento opere, scattate da una macchina da presa che si fa macchina del tempo “nella sua perlustrazione del mondo in cui non si riconoscono più lo spazio o il tempo reali”, spiegano i curatori.
Le immagini di Jodice hanno saputo raccontare, tra documentazione e sperimentazione, la storia di comportamenti collettivi, ideologie e credenze in cui unisce passato, presente e futuro.

Salvatore Di Gregorio
Farm cultural park, Favara
Fino al 6 gennaio 2017
Nel centro di accoglienza temporaneo di Mirabella Imbaccari, in provincia di Catania, vivono molte donne arrivate dall’Africa. Sono sbarcate in Sicilia da sole e stanno aspettando che il governo italiano esamini le loro richieste di asilo. Il fotografo siciliano Salvatore Di Gregorio è andato nel centro e le ha fotografate: “Volevo ritrarre un altro aspetto di queste donne, in particolare la loro bellezza”.
Ne è nato il lavoro Project Mirabella: tales of beauty.

Dino Fracchia
Forma Meravigli, Milano
Fino all’8 settembre 2016
A quarant’anni dall’ultima edizione del Festival del proletariato giovanile nel Parco Lambro di Milano, la mostra presenta per la prima volta al pubblico le fotografie del reporter Dino Fracchia. Le immagini sono state scattate durante le ultime due edizioni del festival, nel 1975 e nel 1976 e fanno parte di tredici rullini inediti, per un totale di quasi 250 immagini. “L’intento è quello di far immergere lo spettatore nel fermento di un’epoca segnata da uno spirito pacifico inserito però in un clima di tensione civile e politica.”

Alex Webb e Rebecca Norris
Leica camera, Milano
Violet isle raccoglie le immagini dei fotografi Alex Webb eRebecca Norris Webb tratte dal loro libro omonimo dedicato a Cuba. “Quando abbiamo cominciato a fotografare l’isola, abbiamo capito che i nostri lavori provavano a comunicare la realtà di un paese che si trovava in una bolla economica, politica e culturale. E abbiamo deciso di mettere insieme le forze e costruire un ritratto più ricco e da più punti di vista”, hanno spiegato i due autori. Da un lato le immagini di street photography di Alex Webb, e dall’altro i ritratti agli animali selvatici e dei piccoli zoo che hanno visitato.

Steve McCurry
Castello Aragonese, Otranto
Fino al 2 ottobre 2016
Icons è una mostra di oltre cento scatti in cui si presentano molti dei lavori più significativi di Steve McCurry. Dai ritratti ai reportage di guerra, ogni foto in mostra è raccontata dalla voce di McCurry nell’audioguida. E oltre alle immagini, c’è la proiezione del video del National Geographic in cui il fotografo incontra la ragazza afgana che aveva fotografato 17 anni prima, la cui immagine è diventata ormai un’icona.

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