01 luglio 2016 17:51

Luigi Ghirri
Complesso monumentale di Astino, Bergamo
Fino al 25 luglio 2016
Il tema portante della mostra di Astino è il paesaggio. Non quello che tutti riusciamo a guardare, ma un luogo latente: il paesaggio della memoria e della favola, un paesaggio di figure nascoste e di prodigi. “Non esiste una foto di Ghirri che si offra come pura documentazione: tutte mostrano un orientamento verso un campo di prossimità, di simpatie, di attrazioni e riconoscimenti di un’intimità esterna. Nelle sue immagini ci mostra come nella realtà ci sia sempre una zona di mistero”.

Edward Weston
Camera, Torino
Fino al 14 agosto 2016
La mostra accosta le fotografie di Edward Weston ai disegni di alcuni tra i maggiori esponenti del minimalismo statunitense, tra cui Dan Flavin, Donald Judd, Sol Lewitt e Richard Serra, evidenziando le forti affinità metodologiche e stilistiche: se Weston cerca il rigore geometrico nel mondo dei volti e dei corpi, i minimalisti traducono il mondo stesso in geometria. Le foto di Weston mostrano il suo interesse per la figura umana, per la ripetizione e per alcune regole ricorrenti: disciplina, geometria, esattezza e scientifica armonia.

Henri Cartier-Bresson
Palazzo delle arti di Napoli
Fino al 28 luglio 2016
La mostra ripercorre l’intero percorso professionale del fotografo attraverso l’esposizione di 54 opere, considerate tra le sue più significative, che sono diventate nel tempo delle icone. L’autore, definito “l’occhio del secolo”, ha attraversato il periodo del surrealismo, ha raccontato la guerra civile spagnola, la seconda guerra mondiale, la guerra fredda, con uno sguardo lucido, attento e mai retorico. Poi dal 1947 al 1970 ha lavorato per l’agenzia Magnum, di cui è stato fondatore, e si è poi allontanato dall’approccio del reportage.

I fotografi della Magnum sui set
Lucca center of contemporary art
Fino al 13 novembre 2016
Quello dei fotografi Magnum è un lavoro che non ha niente a che vedere con la fotografia di scena, ma “una vera e propria perlustrazione creativa realizzata senza vincoli, con onestà intellettuale e libertà espressiva, per raccontare il dietro le quinte non tanto del set cinematografico, ma dei personaggi che, di lì a poco, avrebbero fatto la storia del grande schermo”, spiegano i curatori. Da James Dean nelle foto di Dennis Stock a Marilyn Monroe ritratta da Elliott Erwitt a Charlie Chaplin catturato da W. Eugene Smith. Una mostra che fa riflettere sul rapporto tra realtà e finzione, verità e illusione, quotidianità e sogno.

Robert Capa
Galleria d’arte moderna e contemporanea Raffaele De Grada, San Gimignano
Prorogata fino al 10 luglio 2016
La mostra raccoglie le fotografie scattate in Italia da Robert Capa tra il 1943 e il 1944 e racconta, a settant’anni di distanza, lo sbarco degli alleati. John Steinbeck in occasione della pubblicazione commemorativa di alcune fotografie di Capa aveva detto che non si può ritrarre la guerra, perché è soprattutto un’emozione. Ma che Capa “è riuscito a fotografare quell’emozione conoscendola da vicino”. Quasi ottanta fotografie che raccontano un conflittoin cui i protagonisti sono persone comuni, piccoli paesi ridotti in macerie e soldati.

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