23 settembre 2016 17:40

Toni Nicolini
Forma Meravigli, Milano
Fino al 23 ottobre 2016
“La fotografia di Toni Nicolini è silenziosa, invita all’osservazione, non giudica e non critica. Testimonia ma soprattutto interpreta, con partecipazione, ironia, allegria e poesia”, ha scritto Giovanna Calvenzi nel libro Poesia del reale, dedicato alla carriera del fotografo (1935-2012), che è stato uno degli interpreti più sensibili della realtà italiana.

Annie Leibovitz
Fabbrica Orobia, Milano
Fino al 2 ottobre 2016
Insieme a foto molto famose come quella a John Lennon e Yoko Ono, ci sono trentasette nuove opere che proseguono il progetto Women for women, che Leibovitz cominciò con Susan Sontag nel 1999. Un lavoro “che segue di pari passo l’evoluzione del ruolo delle donne nella società”, ha spiegato la fotografa. Davanti al suo obiettivo ci sono state atlete, politiche e artiste.

Maurizio Galimberti
Obiettivo camera, Milano
Fino al 30 settembre 2016
“Uno dei valori principali della mostra Maurizio Galimberti. Portraits sta nel suo ordine, nella sua classificazione, nella sua messa in riga, nel suo casellario. Accostati gli uni agli altri, nell’incessante sequen­za delle pagine, dove le tavole si susseguono con affascinante ritmo, tutti questi ritratti percorrono un doppio binario: da una parte, esprimono l’essenza visiva dei soggetti; dall’altra, palesano molto dell’autore”, ha scritto il curatore Maurizio Rebuzzini.

Malick Sidibé
Nonostante Marras, Milano
Fino al 20 novembre 2016
Circa trenta ritratti scattati da Malick Sidibé, considerato il più importante fotografo africano, nel suo studio a Bamako, in Mali. Da quando cominciò a fare le foto, negli anni sessanta, a poco prima di morire, nell’aprile del 2016, ha ritratto gli abitanti della sua città, soprattutto i giovani. E ha seguito gli eventi della vita notturna, i matrimoni e le feste improvvisate. Il giorno dopo esponeva nel suo studio i negativi delle foto che aveva scattato, così chi voleva, poteva ordinare le stampe.

Helmut Newton
Sottoporticato di Palazzo Ducale, Genova
Fino al 22 gennaio 2017
L’obiettivo della mostra è “presentare i temi distintivi dell’immaginario artistico di Helmut Newton”, spiegano i curatori. L’idea è nata nel 2011 per volontà di June Newton, vedova del fotografo e presidente della Helmut Newton Foundation. La mostra raccoglie oltre duecento immagini selezionate dai primi tre libri di Newton, White women, Sleepless nights e Big nudes, pubblicati tra la fine degli anni settanta e l’inizio degli anni ottanta.

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