21 ottobre 2016 18:00

I fiori del male
Casa della memoria e della storia, Roma
Fino al 18 novembre 2016
Rosa, 60 anni: “Fin da fanciulla mostravasi strana, da giovinetta poi ben presto si manifestò il suo carattere stravagante. La mutazione avvenuta dopo la pazzia fu la incuranza dei propri doveri e la smania di parlare sempre e di andare errando fuori casa, il mostrarsi testarda e poi l’orrore pel marito”. Diagnosi: pazzia degenerativa mania cronica, poi demenza secondaria. Questa è una delle tante storie raccolte nella mostra a Roma in cui attraverso documenti, referti clinici e lettere, si raccontano le vicende di molte donne finite in manicomio durante il ventennio fascista.

Henri Cartier-Bresson
Villa Reale di Monza
Fino al 26 febbraio 2016
La mostra curata da Denis Curti propone la selezione di immagini che furono scelte per la prima volta dall’amico di Henri Cartier-Bresson, l’editore Robert Delpire. Attraverso le oltre 140 immagini, l’esposizione racconta l’intera opera del fotografo e il suo approccio ai soggetti fotografati: “Per me, la macchina fotografica è come un block notes, uno strumento a supporto dell’intuito e della spontaneità, il padrone del momento che, in termini visivi, domanda e decide nello stesso tempo”, diceva Cartier-Bresson.

Lo specchio concavo
Palazzo della Misericordia, Città Alta (Bergamo)
Fino al 27 novembre 2016
Una mostra collettiva costituita dalla ricerca di quaranta artiste internazionali che, negli anni sessanta e settanta, hanno usato la fotografia e il video come strumenti di documentazione e testimonianza di una sperimentazione sul corpo femminile, che porta la dimensione privata dell’artista su un piano politico e sociale. Tra loro, Marina Abramovic, Letizia Battaglia, Angela Bulloch, Sophie Calle, Shannon Ebner, Nan Goldin, Cindy Bettina von Zwehl e Francesca Woodman.

Sulla via Emilia. Esplorazioni di una storia
Palazzo Crespi, Milano
Fino al 4 novembre 2016
Una selezione delle opere che hanno fatto parte della storica mostra curata nel 1986 da Luigi Ghirri. Trenta immagini originali scattate da Olivo Barbieri, Giovanni Chiaramonte, Gabriele Basilico e gli altri fotografi coinvolti nel progetto, e molte opere inedite. “Con il tentativo di aggiornare le ricerche sul paesaggio emiliano che scompare, muta e si rinnova”, spiegano i curatori.

Wildlife photographer of the year
Fondazione Luciana Matalon, Milano
Fino al 4 dicembre 2016
In mostra le foto dei vincitori e dei finalisti del concorso di fotografia naturalistica, nato nel 1965 e indetto dal Natural history museum di Londra. Cento immagini scelte tra gli oltre 42mila scatti inviati alla giuria, provenienti da 96 paesi. Il vincitore di questa 51ª edizione è Don Gutoski, fotografo canadese che ha deciso di raccontare le lotte a Cape Churchill tra le volpi rosse e quelle artiche. “Una foto crudele e intensa”, ha commentato la giuria.

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