16 dicembre 2016 17:15

Lucienne Bloch
Galleria Ono arte contemporanea, Bologna
Fino al 26 febbraio 2017
Quando nel 1935 la pittrice messicana Frida Kahlo scoprì che suo marito, il muralista Diego Rivera, l’aveva tradita con sua sorella, la prima persona con cui volle parlare e sfogarsi fu la sua amica, l’artista Lucienne Bloch. Entrambe artiste, forti e contrarie alle imposizioni che la società dell’epoca riservava alle donne, Bloch e Kahlo rimasero legate per tutta la vita. Le immagini che Bloch ha scattato a Frida Kahlo - in mostra a Bologna - hanno svelato alcuni dei momenti meno conosciuti della vita sentimentale, artistica e militante di Kahlo.

Peter Bauza
Officine fotografiche, Milano
Fino al 17 febbraio 2017
Copacabana palace è un complesso formato da sei edifici occupati nella periferia di Rio de Janeiro, in Brasile, in cui oggi vivono oltre trecento famiglie rimaste senza casa, o che non possono permettersela. Nel giugno del 2015 il fotografo tedesco Peter Bauza ha cominciato a fotografare la vita delle famiglie che ci vivono, spesso dormendo nelle loro case: “È una storia sulle persone senza fissa dimora, che fanno parte di una società nascosta”, ha raccontato Bauza.

Giovanni Chiaramonte
Palazzo Carpegna, Roma
Fino al 25 febbraio 2017
La misura dell’occidente. Álvaro Siza e Giovanni Chiaramonte è una mostra in cui dialogano l’architetto portoghese Álvaro Siza e il fotografo italiano Giovanni Chiaramonte attraverso disegni di viaggio e immagini. I materiali esposti documentano una serie di percorsi e viaggi che partono dall’Italia per svilupparsi in Europa fino ad arrivare oltre oceano in Africa, in Asia e nelle Americhe.

Robert Doisneau
Fino al 1 maggio 2017
Forte di Bard, Valle d’Aosta
Il fotografo francese Robert Doisneau (1912-1994) ha trascorso gran parte della sua vita nella periferia parigina di Montrouge, e Parigi è stata la principale protagonista delle sue foto. Nelle sue immagini ha ritratto i miti e le icone della capitale francese del ventesimo secolo. Dagli aspetti più curiosi, alle scene di romanticismo nel quotidiano, alle sue contraddizioni. In mostra molte delle sue foto più famose tra cui il bacio all’Hotel de Ville ai ritratti ad artisti come Pablo Picasso e Alberto Giacometti.

Luigi Cecconi
Fonderia 20.9, Verona
Fino al 14 gennaio 2017
“Un progetto sugli effetti emotivi dell’interruzione di gravidanza, raccontati attraverso la rappresentazione fotografica dei sogni descritti da alcune donne che hanno vissuto l’esperienza in prima persona. Ma anche un progetto sul sogno e sui sogni causati dall’aborto”, spiega la curatrice della mostra. Cecconi ha ascoltato le storie di varie donne che ha poi tradotto in immagini, usando tecniche antiche per trasformare la carta e le immagini.

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