06 gennaio 2017 17:00

Vivian Maier
10b gallery, Roma
Fino al 4 marzo 2017
“Ritraeva persone di tutti i ceti sociali ma con la mente critica e l’occhio di un’osservatrice politicamente coscienziosa”, scrive Daniel Blochwitz, il curatore della prima mostra a Roma dedicata a Vivian Maier. Oggi Maier è considerata una delle più importanti street photographer del ventesimo secolo, al livello di autori come Diane Arbus, Robert Frank o Weegee. La differenza sta nel fatto che le immagini di Maier sono state scoperte solo due anni prima della sua morte, nel 2009, quando aveva 83 anni. La mostra di Ilex gallery Where streets have no names raccoglie più di trenta immagini di Maier.

Robert Mapplethorpe
Galleria Franco Noero, Torino
Fino al 28 gennaio 2017
Robert Mapplethorpe è considerato uno dei più importanti e influenti fotografi del ventesimo secolo. La mostra ripercorre la sua carriera, cominciata negli anni settanta e terminata con la morte nel 1989. Esposti ci sono i ritratti che ha scattato a personaggi come Patti Smith e Andy Warhol, le nature morte e i primi piani sui fiori, fino ai nudi maschili e femminili, che mostrano come Mapplethorpe fosse stato influenzato dalla visione dell’arte classica del corpo umano e dalla bellezza delle sue forme.

Robert Frank
Forma Meravigli, Milano
Fino al 19 febbraio 2017
“Chi non ama queste immagini, non ama la poesia, capito?”, scrisse Jack Kerouac a proposito di The americans di Robert Frank. Per la prima volta in Italia sono esposte le 83 immagini che compongono il lavoro che cambiò per sempre il senso e il ruolo della fotografia. Un’opera che ha sfidato tutte le regole formali conosciute fino a quel momento: Frank cambiava spesso le lenti della sua macchina fotografica, usava la profondità di campo in maniera insolita e i suoi soggetti spesso erano in movimento.

Boogie
Magazzini fotografici, Napoli
Fino al 1 aprile 2017
Vladimir Milivojevich in arte Boogie nasce a Belgrado, capitale dell’ex Jugoslavia, nel 1969. Comincia a fotografare negli anni novanta, quando scoppiano le guerre nei Balcani, raccontando la povertà e la violenza nella sua città. Fu suo padre, un fotografo amatoriale, a regalargli la prima macchina fotografica. Un oggetto che porta sempre con sé e che ritiene un’estensione di se stesso. In mostra le foto scattate negli Stati Uniti, dove arriva nel 1998, nelle periferie di New York abitate da tossicodipendenti e gang di criminali e quelle scattate tra le strade caotiche di Kingston, capitale della Giamaica.

Di moda - fotografie dal 1950 al 2000
Centro della fotografia italiana di Brescia
Fino al 15 gennaio 2017
Un viaggio nella moda italiana, nei cambiamenti del gusto e del costume, attraverso la fotografia. Il percorso espositivo ospita le opere scattate dagli anni cinquanta al duemila negli atelier, ma anche in strada, dai reportage ai servizi commissionati per le riviste femminili. Tra gli autori in mostra ci sono, tra gli altri,Gian Paolo Barbieri, Giuseppe Palmas, Gian Butturini, Giovanni Gastel, Ugo Mulas e Maria Vittoria Backhaus.

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