03 febbraio 2017 16:57

Nobuyoshi Araki
Galleria Carla Sozzani, Milano
Fino al 26 marzo 2017
La mostra Araki amore presenta una selezione di più di ottanta opere, in gran parte inedite e realizzate negli ultimi due anni da uno dei maggiori fotografi giapponesi contemporanei. “Artista generoso, infaticabile esploratore delle umane passioni e fine ritrattista, capace di mettersi in profonda relazione con il soggetto”, spiega il curatore. Nelle immagini esposte, Araki affronta i temi classici della sua fotografia: i nudi, il ritratto, le composizioni floreali, la caotica eppure ordinata città metropolitana, ma riletti e rielaborati col recupero di negativi realizzati in passato.

Jason Shulman
White noise gallery, Roma
Fino al 25 marzo 2017
Shulman è un artista di fama internazionale che espone per la prima volta in Italia. Il suo lavoro parte dal cinema: ogni pellicola da 90 minuti è composta da circa 130mila frame. Shulman li comprime in una sola immagine, attraverso lunghissime esposizioni fotografiche. Le scene si sovrappongono, l’audio sparisce, il movimento viene condensato, la consequenzialità logica perde di significato. In mostra le immagini ricreate da film di Pier Paolo Pasolini, Dario Argento, Sergio Leone, Federico Fellini e Paolo Sorrentino.

Rafael Y. Herman
Macro, Roma
Fino al 26 marzo 2017
La mostra è dedicata al lavoro che l’artista e fotografo israeliano Rafael Y. Herman ha realizzato tra il 2010 e il 2016, ispirandosi alle opere di chi, nel corso dei secoli, ha raccontato la Terra Santa senza mai averla visitata. Herman si è messo nella posizione di chi non può vedere quel paesaggio, nonostante sia il luogo in cui è nato e cresciuto, e ha scattato delle foto notturne in pellicola che hanno colori innaturali e mostrano una realtà che esiste solo nell’immagine stessa.

Dal ritratto all’icona. Il fascino di un’attrice attraverso la fotografia
Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia
Fino al 31 marzo
La quantità e la varietà delle stampe fotografiche conservate nell’archivio Duse restituiscono il fascino esercitato da Eleonora Duse tra ottocento e novecento. In mostra una selezione di ritratti privati e di scatti posati in abiti di scena. Dalle foto dell’età giovanile alle immagini scattate dal fiorentino Mario Nunes Vais, dallo spagnolo Pau Audouard e da alcuni tra i più significativi autori della fotografia americana, tra cui Aimé Dupont, Joseph Byron, Arnold Genthe ed Edward Steichen.

Wildlife photographer of the year
Fino al 4 giugno 2017
Forte di Bard, Valle d’Aosta
In mostra cento immagini dei finalisti del concorso Wildlife photographer of the year. Questa 52ª edizione è stata vinta dallo statunitense Tim Laman con l’immagine di un orango scattata a trenta metri di altezza. “Tecnicamente è una foto difficile da realizzare, ma ha anche molto da dire”, ha commentato il presidente della giuria Lewis Blackwell. Molte delle immagini premiate quest’anno hanno raccontato il mondo animale minacciato dall’azione dell’uomo. Come quella di Paul Hilton che mostra quattromila pangolini congelati destinati al commercio illegale.

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