17 febbraio 2017 17:32

Oliviero Toscani
Whitelight art gallery, Milano
Fino al 28 aprile 2017
Una mostra dedicata a Oliviero Toscani ne ripercorre la carriera attraverso i suoi lavori più famosi sul razzismo, la pena di morte, l’aids. Immagini che hanno fatto discutere a livello internazionale. E poi le fotografie di moda: dai ritratti di Donna Jordan fino a Monica Bellucci. E i ritratti dei personaggi del mondo dell’arte e della musica, tra cui Mick Jagger, Lou Reed, Carmelo Bene e Federico Fellini.

Lorenzo Castore
Fondazione studio Marangoni, Firenze
Fino al 6 maggio 2017
Il progetto Ultimo domicilio nasce nel 2008 quando, durante un viaggio a Sarajevo e Mostar, Lorenzo Castore fotografa interni di case abbandonate durante la guerra, in cui sono rimasti gli oggetti personali di chi ci abitava. Partendo da quel viaggio decide di rielaborare l’esperienza vissuta da quei paesi e da quelle persone, e di raccontarla attraverso altri paesi: dall’Italia alla Francia, dagli Stati Uniti alla Polonia. “Un lavoro sulla memoria in cui la narrazione è filtrata dallo sguardo emotivo che Castore ha posato su quei luoghi”, spiega la curatrice del libro omonimo.

Berenice Abbott
Museo Man di Nuoro
Fino al 21 maggio 2017
La prima grande retrospettiva italiana dedicata a Berenice Abbott ripercorre la carriera di una delle più grandi fotografe del ventesimo secolo. Conosciuta soprattutto per le sue fotografie dei paesaggi newyorchesi, nel corso della sua carriera Berenice Abbott ha documentato la vita degli omosessuali e delle lesbiche a Parigi negli anni venti e poi a New York fino al 1965. E negli ultimi anni si è dedicata alla sperimentazione più astratta sul dinamismo e gli equilibri delle forme.

Peter W. Häberlin
Museo di Roma in Trastevere
Fino al 12 marzo 2017
La mostra ripercorre il viaggio che Peter Werner Häberlin fece nel Sahara nel 1956 e che terminò con la pubblicazione del libro Yallah. Il New Yorker scrisse che il reportage di Häberlin era l’opera “di uno dei grandi fotografi del nostro tempo, capace di mostrare, come solo l’arte sa fare, ciò che altrimenti resterebbe nascosto”. Oggi il curatore della mostra a Roma spiega che i suoi viaggi sono “una personale esplorazione del mondo, in cui i fatti si eclissano e persino il rilievo etnologico lascia il posto a una poetica del disincanto”. Ognuna delle cinque sezioni della mostra è accompagnata da un brano tratto dalle lettere scritte da Häberlin alla moglie durante il viaggio.

Giorgia Fiorio
Palazzo Mediceo, Seravezza, (Lucca)
Fino al 17 aprile 2017
La quattordicesima edizione del festival Seravezza fotografia dedica la mostra principale alla fotografa Giorgia Fiorio. Il dono è un progetto che Fiorio ha realizzato tra il 2000 e il 2009 attraverso trentotto missioni in trenta paesi. Il tema è relazione tra l’individuo e il sacro: “Attraverso l’esperienza diretta, senza intenzioni enciclopediche, per otto anni ho seguito il cammino di un progetto fotografico, intorno a una ricerca personale: il dono”, ha spiegato la fotografa.

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