21 aprile 2017 18:02

Mario Giacomelli
Complesso monumentale di Astino, Bergamo
Fino al 31 luglio 2017
“Cerco i segni nella terra come può fare un incisore” affermava il fotografo Mario Giacomelli, che per tutta la sua carriera ha raccontato il paesaggio percorrendo una strada personale e rivoluzionaria. La mostra rilegge l’esperienza del paesaggio nell’opera del fotografo di Senigallia attraverso una quarantina di immagini, di cui molte inedite e provenienti dall’archivio Mario Giacomelli di Sassoferrato.

Narciso Contreras
Palazzo Reale di Milano
Fino al 13 maggio 2017
A human marketplace è il lavoro con cui il fotografo messicano Narciso Contreras ha vinto il Prix Carmignac di fotogiornalismo del 2017. Un reportage sul traffico di esser umani nei centri di detenzione ai confini con la Libia. Realizzato nel 2016, Contreras ha documentato queste strutture, controllate in molti casi dalle milizie, “diventate prigioni improvvisate in cui donne e minori vivono in condizioni disumane e sono spesso vittime di abusi e violenze”.

Italicum, un ritratto del bel paese
Magazzini fotografici, Napoli
Fino al 20 maggio 2017
In mostra due lavori, Italy&Italy a cura di Luca Santese con le immagini tratte dall’archivio del fotografo Pasquale Bove e Le mal du Pais del giovane fotografo Gabriele Stabile. “La scelta è stata quella di far camminare insieme questi due percorsi per dare una visione ad ampio raggio di come due artisti di diversa generazione, abbiano vissuto e vivano i mali del proprio Paese, ma in epoche diverse”, spiegano le curatrici. Quella di Bove focalizzata sugli avvenimenti nel nord Italia (in particolare in Emilia Romagna) e quella di Stabile a Roma.

Giuseppe Leone
Palazzo Marliani Cicogna, Busto Arsizio
Fino al 30 aprile 2017
“Le mie fotografie sono un diario nel quale ho sempre tentato di raccontare come ogni giorno vivo le contraddizioni, le assurdità e le lacerazioni di questa Sicilia; e soprattutto, sia nelle feste sia nei riti privati, ho cercato di rappresentare un’umanità ed una visione umana in cui anche la povertà ha una sua dignità”, spiega Giuseppe Leone a proposto della mostra Neorealismo siciliano che fa parte del Festival fotografico europeo.

Robert Doisneau
Forte di Bard, Valle d’Aosta
Prorogata fino al 14 maggio 2017
Il fotografo francese Robert Doisneau (1912-1994) ha trascorso gran parte della sua vita nella periferia parigina di Montrouge, e Parigi è stata la principale protagonista delle sue foto. Nelle sue immagini ha ritratto i miti e le icone della capitale francese del ventesimo secolo. Dagli aspetti più curiosi, alle scene di romanticismo nel quotidiano, alle sue contraddizioni. In mostra molte delle sue foto più famose tra cui il bacio all’Hotel de Ville, e i ritratti ad artisti come Pablo Picasso e Alberto Giacometti.

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