04 settembre 2013 15:22

Da anni in alta Val Pusteria si sogna un complesso sciistico che possa competere con il Dolomiti Superski e collegare le piste della valle a quelle del Comelico, nel Bellunese.

Quest’estate il progetto - che da anni vede le forze economiche e gli ambientalisti scontrarsi a colpi di ricorsi e controricorsi - è sembrato concretizzarsi. La giunta provinciale di Bolzano ha dato il via libera a un collegamento degli impianti di Monte Elmo e Croda Rossa, progetto da 28 milioni di euro di cui 8,8 a carico della provincia. Il 9 agosto il sindaco di Sesto ha firmato la concessione edilizia, contro cui ambientalisti e Wwf hanno reagito con un ricorso d’urgenza al Tar di Bolzano. Ma prima che i giudici potessero decidere, la società incaricata di costruire l’impianto ha attuato un blitz con ruspe e una cinquantina di operai e ha provveduto al taglio “preventivo” di circa dieci ettari di bosco: per gli ambientalisti è stato uno scempio insopportabile.

(Via Facebook)

“Non ho mai visto un atto di arroganza simile”, si è indignato il biologo Peter Ortner, autore di molti libri sulla fauna e sulla flora della provincia e nativo proprio di Sesto. La provincia autonoma di Bolzano, accusata da anni dagli ambientalisti di cedere ad una cementificazione troppo sfrenata, non ha gradito il blitz commesso durante il fine settimana. Il Tar si è irritato e ha ordinato il blocco di tutti i lavori fino al giudizio di merito, atteso per il 24 settembre.

Intanto l’atmosfera si è surriscaldata. Il 31 agosto, 1.500 persone hanno manifestato a Sesto a favore del progetto. I toni sono aspri. Il Consorzio turistico dell’alta Pusteria chiama alla raccolta: “È giunta l’ora di dare voce e visibilità a coloro - sicuramente la maggioranza degli abitanti - che vivono direttamente e indirettamente di turismo e che si dissociano apertamente dalle posizioni sempre più radicali di gruppi ambientalisti che si arrogano il diritto di insegnare a tutti ciò che è bene e ciò che è male”, sostiene il presidente Erwin Lanzinger, l’albergatore che ha ospitato Giorgio Napolitano.

Gli imprenditori lamentano che la sospensione dei lavori imposta dal Tar rappresenti un danno rilevante e abbia lasciato un centinaio di operai senza lavoro: trenta sono stati messi in cassa integrazione. L’accesa diatriba ha spaccato in due fronti gli abitanti di Sesto e San Candido, facendo lievitare l’astio in modo preoccupante.

Il consigliere comunale Hans Peter Stauder, portavoce degli ambientalisti, si è visto costretto a chiedere protezione alla polizia dopo una serie di minacce subite.

Sulle due contrapposte pagine Facebook si accendono gli animi, con la partecipazione attiva di molti turisti divisi anch’essi.

Tutto questo in un comune di montagna apparentemente pacifico come Sesto, paese di 1.900 abitanti che i turisti vivono come idilliaco e che è apprezzato molto dal presidente della repubblica. Il cittadino più famoso del comune dolomitico era il giornalista, storico e scrittore Claus Gatterer che ha dedicato molte opere ai rapporti italo-tedeschi tra le guerre e sotto il fascismo. Il bel romanzo del 1969 che rievoca la sua infanzia in paese porta un titolo eloquente: Bel paese, brutta gente.

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