30 giugno 2015 13:17

Dopo il rallentamento delle ultime settimane, il treno delle riforme di Matteo Renzi sembra essersi fermato su un binario morto. E improvvisamente il referendum greco e il rischio default svelano tutte le debolezze e paure dell’Italia. La borsa di Milano conquista la maglia nera tra i mercati europei con una perdita del 5,1 per cento, risale lo spread, riaffiorano le paure per il futuro della moneta unica.

La fiducia in Renzi è calata al 36 per cento, alla pari con Matteo Salvini. Ma mentre per il premier il valore si è dimezzato dalle europee, il leader leghista l’ha quasi triplicato. Beppe Grillo sale al 30 per cento. È un segnale d’allarme per il governo, perché i due populisti cavalcano il fronte antieuropeo e la lotta greca contro gli odiati eurocrati di Bruxelles. I problemi europei – con il timore dell’uscita della Grecia e il rifiuto dell’Unione europea ad accettare quote fisse di profughi – continueranno nelle prossime settimane a gettare lunghe ombre sulla politica interna.

I rischi per il governo di Renzi sono molti – dal rifiuto delle regioni di accettare altri migranti ai dissensi interni accentuati dall’abbandono di Stefano Fassina. Il leader del Partito democratico non è riuscito a far dimettere il sindaco di Roma che vuole governare la capitale addirittura fino al 2023. Tra le proteste del Movimento 5 stelle e di Forza Italia, che chiedono le sue dimissioni, Vincenzo De Luca non convoca il consiglio regionale campano, ma tenta il ricorso sperando in una sentenza rapida. Tra lui e Renzi è ormai gelo. Anche in Piemonte si annuncia un terremoto: il presidente Sergio Chiamparino minaccia di dimettersi per l’ennesimo scandalo sulle firme false raccolte per la presentazione delle liste. Turbolenze anche in Sicilia, dove parte del Pd potrebbe sfiduciare il presidente Rosario Crocetta.

Ora Renzi annuncia una riorganizzazione del partito, ma senza rivelarne i dettagli. I sindacati della scuola si stanno mobilitando contro il voto di fiducia imminente alla camera. E alla corte costituzionale è stato presentato un ricorso contro l’Italicum. Intanto, nell’estate che comincia, gli italiani non riusciranno a scorgere grosse novità: torna l’ondata di calore, sui giornali impazza l’ennesimo scandalo delle partite truccate e a Fiumicino vige il caos con 400 voli cancellati ogni giorno. Buone vacanze.

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