07 dicembre 2014 08:00
  1. Alexander Clapp si è finto un neofascista americano e ha passato un po’ di tempo con i militanti di Alba Dorata. Il suo reportage è sulla London Review of Books.
  2. La Rete degli archivi per non dimenticare ha fatto un lavoro prezioso, mettendo online tutte le sentenze sulla strage di piazza Fontana (12 dicembre 1969), comprensive di un riassunto per farsi un’idea chiara dei vari processi.
  3. Una comparazione tra video che confermano il diverso trattamento della polizia americana nei confronti di bianchi e neri: “The white subjects directly challenge the authority and knowledge of the police, often confidently citing their constitutional rights. The black videographers taping black subjects, on the other hand, adjust to get better lines of sight for their shots and to capture the dialogue and actions of the cops.”
  4. Lavoro, parte prima: Marta Fana su Valigia blu ricostruisce dati alla mano gli effetti mancati del decreto Poletti.
  5. Lavoro, parte seconda: Andrea Marcolongo ha pubblicato un piccolo annuncio di lavoro (per un servizio di dog sitting, 12 ore al mese) e ha ricevuto decine e decine di risposte da cui è emersa, nelle sue parole, “una generazione senza età, ma con una sola supplica: la prego, ho bisogno di un lavoro, scelga me”. Di alcune fra queste persone ha raccolto le storie.
  6. Roberto Ciccarelli intervista Stefano Rodotà sul suo ultimo libro e sulla parola chiave solidarietà.
  7. La fumettista Kate Beaton ha creato delle strip a partire da alcune immagini tratte da ballate inglesi del diciassettesimo secolo. (La mia preferita è quella sul demone Baal).
  8. Cosa significa realmente amare una persona con problemi mentali? Un saggio di Hannah Black su The New Inquiry.
  9. “C’è una frase toccante di Nick Drake, che riferisce la sorella: se tutti mi dicono che sono un genio perché sono un fallito? Dietro questa constatazione non sta secondo me solo la normale frustrazione di un artista che non riesce a vendere, ma quella più profonda di un uomo che non riesce a farsi ascoltare. Quello che maggiormente interessava Nick Drake era riuscire a comunicare, rendere felice un altro essere umano attraverso le sue canzoni (altro che disperazione!), in un certo senso consolarlo. Dirgli: ehi, lo so come ti senti, non sei solo. Puoi stare bene, essere felice. Con me ci è riuscito”. Antonio Coiro e Marco Mongelli dialogano quarant’anni dopo la morte di Nick Drake.
  10. L’interessante op-ed di Julian Assange sul New York Times su internet e la “società della sorveglianza”.
  11. Davide Falcioni è indagato per avere raccontato le proteste e le azioni dei No Tav in Val di Susa. Su Agoravox i dettagli della questione e alcuni link utili agli articoli del cronista.
  12. Il nuovo numero di Uncube Magazine è dedicato a chi costruisce la casa da solo. Belle anche le fotografie, come al solito.
  13. Alanah Pearce recensisce videogiochi. Stanca di ricevere insulti e minacce di stupro, ha cominciato a contattare le madri dei ragazzi che la minacciano.
  14. La rivista Nature ora permette l’accesso libero a tutti i suoi articoli.
  15. E infine. Nel profluvio di liste di “migliori album dell’anno”, ricordo che martedì 9 dicembre cade il cinquantennale della registrazione di A Love Supreme di John Coltrane. Suo figlio Ravi sta curando a San Francisco una settimana di eventi speciali.

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