- Una notevole serie di reportage di Repubblica sulle famiglie senza casa (e sugli appartamenti pubblici non assegnati) in Italia oggi.
- I paesaggi “sovradipinti” di Atene e il modo in cui re-immaginiamo una città: un bell’articolo del giovane antropologo sociale Pafsanias Karathanasis.
- Abbiamo ancora bisogno di un dizionario, nell’era digitale? E come dovrebbe essere? (Occhio che è un articolo piuttosto lungo).
- Marylinne Robinson parla di Edgar Allan Poe.
- Global Project ha aperto una interessante discussione corale sulle elezioni in Grecia e Spagna e il ruolo dei movimenti. Da leggere, al riguardo, anche l’editoriale di Dinamo Press.
- Boko haram è uno dei gruppi terroristici più feroci e spietati: ma quali sono le sue origini? La sorprendente ricostruzione di Mother Jones.
- L’impatto devastante delle proteste contro i vaccini, in un grafico del Washington Post.
- “Tu il suono di questo disco come lo descriveresti?”. “Roccia nel deserto, di notte. Tutto spiattellato”. Sandro Giorello intervista i Verdena sul loro nuovo album.
- Leonardo Bianchi sta seguendo per Valigia Blu le elezioni ad Atene, con una vasta messe di dati a supporto per inquadrare meglio il contesto.
- Immagini e parole di un paesaggio dopo l’alluvione. (E qualche informazione sul dissesto idrogeologico italiano).
- Secondo un sondaggio di Edelman analizzato da Quartz, ora Google è considerato una fonte di notizie più affidabile dei siti che esso stesso aggrega.
- Su Fortune si parla di startup valutate un miliardo di dollari o più – e delle dinamiche che stanno dietro il venture capitalism estremo.
- L’arte astratta può ancora essere radicale?
- “Phillip Agnew isn’t trying to make history; he’s just heeding its call”. Intervista a uno dei nuovi attivisti neri americani.
- L’editoriale di n+1 Too Fast, Too Furious riflette sul mutamento del concetto di tempo nella modernità e postmodernità, insieme alle conseguenze culturali che “l’accelerazione sociale” ha provocato.
- Marco Montanaro parla con affetto di un libro di racconti che molto amo, Piccoli episodi incendiari di David Means.
- “Dice che per capire il suono dell’America, e forse l’America stessa, non devi andare a New York, Los Angeles o New Orleans, ma devi farti un giretto fra le rovine dell’impero della Motor City che ha guidato il mondo, modificato lo spazio, combattuto con madre natura e trasformato la gente”. Un estratto del reportage su Detroit di Vittorio Bongiorno, in edicola sul Mucchio Extra n. 42.
- Alex Cornell ha fotografato un raro iceberg capovolto, dai colori impressionanti.
- E per finire: come mai i piccioni muovono la testa su e giù mentre camminano?
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