03 febbraio 2015 11:30

Nell’articolo di Le Monde uscito sul numero 1084, a pagina 48 si legge: “Ng e i suoi colleghi hanno progettato un computer in grado di capire cos’è una chat semplicemente guardando immagini di un video su YouTube”. “Che su YouTube ci siano video dedicati alle immagini delle chat mi pare affascinante, ma forse l’autore stava semplicemente parlando di gatti”, ci scrive Luigi.

Ma certo! Il video mostrava un chat, che in francese è un gatto! Bisogna essere davvero distratti per trasformare un comune felino in una conversazione online, ma quando si è alle prese con un articolo di tecnologia, che parla di software, internet, e-commerce e smartphone, può capitare. Il contesto ci ha portato fuori strada. E pensare che il francese evita il più possibile i prestiti da altre lingue.

Computer, mouse, password, file, soft-ware e browser, per esempio, si traducono con ordinateur, souris, mot de passe, fichier, logiciel e navigateur. Al posto dell’inglese chat, l’ufficio per la lingua francese del Québec ha proposto di usare clavardage, un misto di clavier (tastiera) e bavardage (chiacchiera). Il ministero della cultura e della comunicazione francese, invece, suggerisce dialogue en ligne. Ma nella lingua comune si è imposto l’inglese chat, presente nel vocabolario Larousse insieme al verbo chatter.

Questo articolo è stato pubblicato il 30 gennaio 2015 a pagina 10 di Internazionale, con il titolo “Chiacchiere feline”. Compra questo numero | Abbonati

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