26 luglio 2016 19:00

Mario Brunello, Gustavo Zagrebelsky
Interpretare. Dialogo tra un musicista e un giurista
Il Mulino, 144 pagine, 13 euro

Mario Brunello, violoncellista da sempre interessato ad ampliare il suo punto di vista, quando scoprì che l’ex presidente della corte costituzionale Gustavo Zagrebelsky suona bene il pianoforte, gli propose di leggere insieme la sonata Op. 69 di Beethoven. Da quell’incontro è nata la riflessione raccolta in questo libretto che parla delle analogie e delle differenze tra l’interpretazione del testo musicale e quella del testo giuridico.

In entrambi i casi si tratta di far parlare segni fondamentali ma in sé limitati, bisognosi cioè di un lavoro d’interpretazione ulteriore. Composto da due saggi e da un dialogo tra i due autori, il libro è utile nel ribadire l’importanza dell’interpretazione nella nostra vita quotidiana, estendendola anche al di là della musica e del diritto, e finendo per farne il processo fondamentale del nostro stare al mondo.

Il libro è meno soddisfacente quando affronta il problema cruciale dei limiti dell’interpretazione, criticando l’insufficienza delle nozioni di solito usate per stabilirli, come le “intenzioni” dell’autore (o del legislatore), ma senza proporne altre migliori. Nonostante ciò, la curiosità di Brunello stimola l’erudizione di Zagrebelsky aprendo prospettive inaspettate e suggestive su molti argomenti, tra cui la possibilità di considerare la musica d’insieme come scuola di dialogo politico.

Questa rubrica è stata pubblicata il 15 luglio 2016 a pagina 7 di Internazionale. Compra questo numero| Abbonati

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