22 aprile 2017 18:00

Tash Aw, Stranieri su un molo
Add, 92 pagine, 12 euro

È un breve racconto-saggio con riflessioni tra le più interessanti sul mondo in cui viviamo, a partire dalla nuova Asia. Ci aiuta a capire meglio di tanti saggi la storia delle migrazioni, le differenze attuali tra culture e generazioni, maggioranze e minoranze, ricchi e poveri. È insomma un’introduzione alla comprensione dell’Asia e del mondo contemporaneo.

L’autore ha circa 45 anni, è malese, nipote di immigrati cinesi .“Hokkien, hainanese; aggiungi cantonese, hakka, teochew. Le diverse radici regionali degli immigrati cinesi nel Sudest asiatico. Tienile a mente; sono importanti per questa storia” scrive. Ma altrettanto importante, e spiegata con una straordinaria capacità di sintesi , è la storia della Cina e di tante altre parti dell’Asia dalla miseria alla postmodernità, una spinta che ha tutto travolto e mutato (con qualche possibile paragone con la storia del nostro boom di ieri).

Si prova un senso di vertigine di fronte a questa realtà ma, insieme al timore dei conflitti tra nuovi poteri e nazioni, c’è l’euforia delle novità e delle loro potenzialità. Tash Aw vive a Londra e ha scritto due romanzi notevoli, il secondo travolgente: Mappa del mondo invisibile e Five star billionaire. È un nome da ricordare, come lo è la sua faccia, dalla cui malleabilità plurinazionale prende origine questo racconto.

Questa rubrica è stata pubblicata il 21 aprile 2017 a pagina 90 di Internazionale, con il titolo “Dalla miseria alla postmodernità”. Compra questo numero | Abbonati

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