23 novembre 2016 15:33

Gentile bibliopatologo,
mi rivolgo a lei per un suggerimento su come affrontare un serio problema che mi affligge tutte le volte che entro in una libreria. Non appena adocchio un volume che potrebbe interessarmi sono immediatamente colta dal terrore che si tratti dell’ultima copia in commercio e che qualcun altro possa soffiarmela: davanti agli occhi della mia immaginazione si aprono pertanto scenari apocalittici, in cui vado disperatamente alla ricerca di quel libro, senza trovarlo in nessun angolo remoto del pianeta. La conseguenza è che devo assolutamente acquistare in modo compulsivo tutti i libri che attraggono la mia attenzione, cosicché finisco sempre per uscire dalla libreria con enormi bustoni carichi di volumi (e con la carta di credito assai alleggerita). Che cosa mi consiglia?

— Diletta P.

Cara Diletta,
una domanda facile, una volta tanto! Quindi cercherò di complicarmi la vita da solo. La descrizione più accurata della tua patologia l’ha data Giuseppe Pontiggia nel decalogo Sull’acquisto dei libri, che ho scoperto di recente grazie a un amico che ha il nostro stesso problema, e che finirà come noi inseguito dai creditori e dai loro dobermann. Ecco il sesto comandamento:

Non indugiare nell’acquistare i libri che ti interessano. Ogni bibliomane sa che proprio quei libri ti vengono sottratti, mentre guardi altrove, da mani occulte e rapaci, che l’edizione nel frattempo si è esaurita e sarà difficile trovarne una copia anche in antiquariato.

Il fatto che Pontiggia lo presentasse come un precetto da seguire anziché come un male da curare dà la misura di quanto siamo propensi ad accordare alla lettura una sorta di extraterritorialità morale. Quando si tratta di libri, è consentito vantarsi di tutti i peccati capitali (avarizia e invidia, nella fattispecie) che in altri ambiti tenderemmo a nascondere con vergogna. Non per caso Valery Larbaud chiamò la lettura il “vizio impunito”.

A questo punto, immagino, sarai colta dalla tipica impazienza del bibliomane. “Dove li trovo, questi libri?”, ti starai chiedendo. Il decalogo di Pontiggia è in un volumetto dal titolo Le sabbie immobili, il libro di Larbaud si chiama Ce vice impuni, la lecture. Il primo, che io sappia, nell’edizione cartacea è fuori commercio; il secondo no, ma trattandosi di un libro del 1936 magari vorrai cercarne una copia vecchia e un po’ shabby.

Ora, immaginiamo che tu sia in una libreria a metà prezzo, e che in una pila di libri usati spunti fuori uno di questi due. Che fare? Avvelenarti con l’immagine paranoide delle “mani occulte e rapaci”, indulgere alla fantasia mitomane dell’usurpatore – sosia o doppelgänger – che in chissà quale biblioteca principesca potrà godere indisturbato dell’Ultima Copia Rimasta Al Mondo?

Sapessi quanti acquisti avventati ho fatto per colpa di questi calcoli nevrotici. Cosa mi ha salvato, allora? La biblioterapia, la psicoanalisi, l’elettroshock, l’esorcismo, gli esercizi spirituali di sant’Ignazio, i dodici passi degli Alcolisti anonimi? No, mi ha salvato la tecnologia. Mentre ti scrivo, su eBay sono in vendita undici copie di Le sabbie immobili, dieci di Ce vice impuni. Ci vorrebbero dozzine di “mani occulte e rapaci” per sottrartele tutte.

Non ti chiedo di guarire da un vizio che – impunito o meno – sarà di certo più longevo del pelo: dimentica di potertene liberare. Piuttosto, aggiorna il precetto di Pontiggia pensando all’ansiolitico tecnologico che lui, nel 1991, non poteva neppure sognare: “Non precipitarti a comprare i libri che ti interessano. Tira un respiro, apri il tuo smartphone, controlla quante copie sono ancora in commercio. Probabilmente ne troverai di meglio mantenute e più economiche”.

Corollario: se davvero vien fuori che è l’ultima copia dell’universo, in quel caso – e solo in quel caso – firma pure un contratto che ti vincola a cedere i tuoi organi da viva, come nel film dei Monty Python. Avrai la mia benedizione.

Il bibliopatologo risponde è una rubrica di posta sulle perversioni culturali. Se volete sottoporre i vostri casi, scrivete a g.vitiello@internazionale.it

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