11 luglio 2016 15:55

Cristina Bellemo, Mariachiara di Giorgio, Due ali
Topipittori, 32 pagine, 17 euro

Guglielmo ha una faccia simpatica, occhialoni tondi, un po’ di pancia e tanti sogni. Ha un gatto che fa le fusa, una bella casa, fiori da annaffiare e panorami da godere. Ogni mattina si alza presto per mangiare una fetta di pane e una fetta di alba. Assorbe i colori, l’aria intorno a lui, la bellezza.

Guglielmo è sereno. Vive di cose piccole. Sa che la vita è nei dettagli. La sua esistenza procede tranquilla e placida. Ma un giorno, improvvisamente, la sua routine viene interrotta da un fatto straordinario. Sotto il pesco, appoggiate al tronco, trova un paio di ali. Che meraviglia! Chi le avrà perse? Guglielmo comincia a cercare il proprietario. Va avanti e indietro per la città. Cammina, cammina, cammina. Ma del proprietario di quelle belle alette nemmeno l’ombra. Poi, inaspettatamente arriva una rivelazione. E le ali non sono più un segreto.

Una storia delicata, gioiosamente strampalata, quella di Guglielmo. Una storia disegnata con colori tenui e un tratto metropolitano. Ogni tavola nasconde meraviglie. Ci sono fiori di pesco, donne africane, uffici postali costruiti negli anni trenta, scatole del tesoro, vecchie fotografie e piume. E poi c’è tanto cielo. Un blu frastagliato che ti fa venire voglia di volare. Sì, proprio di volare nel blu dipinto di blu.

Questa rubrica è stata pubblicata il 1 luglio 2016 a pagina 75 di Internazionale. Compra questo numero| Abbonati

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