25 ottobre 2016 13:35

Luisa Mattia e Mook, Prima di me
Topipittori, 32 pagine, 16 euro

Cos’ero prima di me? Questa la domanda filosofica che si fa un essere in formazione, una bambina (o forse un bambino) che sta per nascere. Prima di me cerca, attraverso un linguaggio poetico e lineare, di mettere in scena le domande che spesso si fanno i bambini sulla propria esistenza. Su cos’erano prima, su cosa diventeranno dopo, su chi c’era o non c’era prima di loro.

Le domande fluttuano nel vento, come anche le risposte. “Prima di me”, dice la nostra protagonista, “c’erano tutti. Tutti quelli che conosco. E c’era il mare, c’erano gli alberi e il gelato”. E poi la futura bambina ci spiega il suo diventare persona, nel ventre della madre, sente il vento, il mare, la sabbia. È un libro intenso quello di Luisa Mattia. Un libro dolce fatto di interrogativi enormi ma non di fredda filosofia. C’è calore, partecipazione, vita in questo volumetto dedicato alla prima infanzia.

Le parole non a caso si fondono (e spesso confondono) con le illustrazioni di Mook, non il nome di un artista ma di un progetto nato da Carlo Nannetti e Francesca Crisafulli nel 2000. I loro disegni sembrano nuvole: colori tenui, tenerezza, morbidezza. Sembra di stare dentro la pancia della mamma insieme alla bambina in formazione. Sembra di galleggiare nel più bello dei paradisi. E tutto piano piano trova il suo senso.

Questa rubrica è stata pubblicata il 14 ottobre 2016 a pagina 85 di Internazionale. Compra questo numero| Abbonati

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