28 gennaio 2016 13:49

Alcuni dei supplementi educativi dei grandi quotidiani cercano di rinsaldare i rapporti con lettrici e lettori aprendosi ai loro contributi. Le vie seguite sono diverse. Le Monde, per esempio, ospita nel suo sito blog di insegnanti e di esperti. Time raccoglie testimonianze realistiche su funzionamento e disfunzioni delle scuole, e garantisce l’anonimato a chi scrive.

Nel suo supplemento educativo il New York Times ha scelto la via di lanciare domande agli studenti dai 13 anni in su. Le risposte devono essere firmate e le migliori sono selezionate da un gruppo di esperti e pubblicate. Si crea così un learning network, una rete degli apprendimenti, che il giornale sottotitola “Teaching and learning with the New York Times”. In questo modo informale insegnanti ed esperti trovano materiali preziosi per esplorare orientamenti e livelli di competenza del pubblico giovane.

Le domande sono assai varie. In che parte del mondo vorresti lavorare da grande? Gli Stati Uniti sono guidati nella giusta direzione? Chi sono i musicisti o le band che hanno più significato per te? Che ne pensi degli hoverboard? Vedremo come risponderanno gli studenti alla domanda del 15 gennaio: quale è l’ultima volta che hai fatto una cosa che ti spaventava ed era una sfida per te?

La domanda nasce dal ricordo di un motto, noto negli Stati Uniti e falsamente attribuito a Eleanor Roosevelt: do one thing every day that scares you, fai ogni giorno una cosa che ti fa paura.

Questo articolo è stato pubblicato il 22 gennaio 2016 a pagina 94 di Internazionale, con il titolo “Sfide da paura”. Compra questo numero| Abbonati

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