16 giugno 2016 19:49

Michele, il nostro agente segreto nelle università degli Stati Uniti, è riuscito nell’intento di cambiare università. Alla Clark university di Worcester, nel Massachusetts, si è trovato bene. Ma proprio frequentando alcuni corsi di economia ha maturato l’idea di specializzarsi studiando i fattori psicologici ed emotivi che turbano la razionalità delle scelte economiche reali. Poter studiare a fondo questi aspetti, oggetto della behavioral economics, richiede un’offerta più ampia di corsi. Di qui il proposito di cercare un’università con un’offerta più ampia. L’essay con cui ha spiegato le sue ragioni e i propositi è stato accettato dalla Vanderbilt university di Nashville, la capitale del Tennessee.

Michele ne conosceva pregi e offerte sulla carta. Comincerà a frequentarla ad agosto, ma da buon agente segreto è andato fin d’ora a esplorarla. La Vanderbilt gli appare diversa dalla Clark e gli piace. “È una città nella città. Il campus è grande circa cinque volte quello della Clark. Ha una forte cultura sportiva, cosa quasi del tutto assente alla Clark. C’è addirittura uno stadio da football da 40mila posti. Oltre agli edifici scolastici e sportivi fa parte del complesso universitario anche un grande ospedale, il Vanderbilt university medical center. Ci sono anche edifici di sororities e fraternities. Non c’erano nella mia vecchia università. Cercherò di capire di cosa si tratta”. Ma, dice Michele, bisognerà frequentarla, la nuova università, per valutarla e “capirne l’anima”.

‘Questa rubrica è stata pubblicata il 10 giugno 2016 a pagina 98 di Internazionale. Compra questo numero| Abbonati

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