31 agosto 2015 17:39

Il primo ministro Haider al Abadi ha annunciato che aprirà la Zona verde di Baghdad ai manifestanti. Anche se alla fine non dovesse farlo, ha comunque mandato un messaggio chiaro ai suoi antagonisti: ora il premier fa affidamento sui milioni di dimostranti per realizzare il suo piano di riforme.

Questo avvertimento arriva in un momento di grandi cambiamenti nel movimento di protesta e nelle reazioni dei partiti di governo. La scorsa settimana le manifestazioni in molte città sciite sono state imponenti. Karbala è la città da cui provengono molti degli ultimi leader iracheni. È la città del genero dell’ex premier Nouri al Maliki, del ministro degli esteri Ibrahim Al Jaafari e del leader del partito Dawa Ali al Adeeb.

I manifestanti si sono scontrati con le milizie non ufficiali. Duecento chilometri a sud di Baghdad centinaia di manifestanti hanno contestato Al Maliki nella sua città Hindiya, nel governatorato di Karbala. A sud, nella capitale economica Bassora, le manifestazioni sono cominciate e si sono rafforzate. Nelle città ci sono stati scontri con la polizia e le milizie non ufficiali. Molti attivisti sono stati arrestati o minacciati fisicamente.

Al Abadi ha dichiarato di non aver ordinato alcun attacco contro i manifestanti. Al contrario, vuole sfruttare le manifestazioni per realizzare il suo piano di riforme. Indirettamente, il premier ha accusato Al Maliki di aver usato la sua influenza sull’esercito per provocare gli spari sui manifestanti.

L’altro cambiamento è che molti manifestanti che prima si fidavano di Al Abadi adesso sospettano di lui, accusandolo di stare a metà strada tra la legittimità della piazza e la legittimità del partito.

Con un futuro economico preoccupante (il petrolio iracheno ha perso il 60 per cento del suo valore di mercato), Al Abadi dovrà lavorare molto per ridurre il costo della burocrazia e combattere la corruzione. Per questo motivo ha bisogno di usare i manifestanti per minacciare i suoi avversari ad appena due chilometri dalla zona verde.

(Traduzione di Andrea Sparacino)

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