07 aprile 2014 23:07

È ormai chiaro che i conservatori francesi hanno inventato un nuovo approccio per occuparsi di pubblica istruzione: la politica dell’inesistente.

Prima c’è stato lo sciopero dei genitori organizzato dagli attivisti della Manif Pour Tous per bloccare le lezioni di masturbazione in classe. Lezioni che non esistono.

E ora Marine LePen ha annunciato che una delle prime misure del Front National nelle città conquistate alle ultime elezioni sarà l’abolizione del divieto di servire maiale nelle mense scolastiche. Divieto che, manco a dirlo, non esiste.

Nelle scuole francesi vige da tempo il regime dei menù alternativi, e cioè un pasto sostitutivo offerto quando quello del giorno contiene carne di maiale. E in un primo momento si era pensato che le dichiarazioni della leader del Front National si riferissero a quello.

Ma interrogata di nuovo sulla questione domenica scorsa Marine LePen ha spiegato: “Il fatto che io dica di non ammettere che nel nostro paese, la Francia, sia vietata la carne di maiale nelle mense fa gridare allo scandalo. Ma come abbiamo fatto ad arrivare al punto che il maiale sia eliminato dalle scuole francesi?”.

“Dopo due giorni di confusione - scrive Libération - è stato finalmente chiarito che l’azione concreta del FN non punterà a eliminare i menù alternativi, ma semplicemente a reintrodurre il maiale nelle città conquistate alle elezioni. Misura che non dovrebbe essere di difficile applicazione, visto che il maiale non è mai stato eliminato”.

“Basta dare un’occhiata ai menù offerti nelle città in questione: martedì primo aprile a Mantes-La Ville (Yvelines) gli alunni hanno potuto mangiare del maiale alla salsa marengo. Lo stesso giorno la mensa di Pontet (Vaucluse) proponeva spalla di maiale alla diavola, che il tre aprile è stata servita anche ai ragazzi del Luc (Var), mentre gli alunni di Beaucaire (Gard) hanno avuto diritto a delle salsicce. Il giorno prima, i bambini di Hénin-Beaumont (Pas-de-Calais) avevano un arrosto di maiale al sugo, e due giorni prima del prosciutto. Oggi à Fréjus (Var) c’era maiale saltato in salsa colombo. Domani a Gogolin (Var) sarà la volta del prosciutto, mentre a Véziers (Hérault) si servirà una pasta al ragù di maiale”.

“Insomma - conclude Libération - il divieto del maiale a cui Marine LePen promette di dare battaglia non esiste in nessuna città dove ha vinto il Front National. E probabilmente in nessun’altra parte della Francia”.

Ora, visto che ultimamente l’Italia sembra prendere sempre il peggio della politica francese, lasciate che vi avverta subito: se qualche leghista comincia a farneticare sulla carne di maiale nelle scuole italiane non fatevi prendere dal panico. E lo stesso vale se qualcuno vaneggia su cose tipo stormi di asini con le ali o l’indipendenza del Veneto: si tratta solo di politica dell’inesistente.

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