08 settembre 2014 21:22

Dear Daddy, mi chiamo Agnese, ho 22 anni e sono una studentessa genovese. Tralasciando il fatto che la tua rubrica è fonte di illuminazione (e qualche volta anche di commozione) per la maggior parte di noi lettori di *Internazionale, ti scrivo perché ci terrei a ricevere una tua risposta. Cosa ne pensi di questa esplosione di adolescenti omosessuali dichiarati, per lo più maschi, che sentono il bisogno di ostentare in modo estremo il loro orientamento sessuale?*

Mi chiedo se un uomo maturo omosessuale non provi rabbia a vedere questi ragazzi comportarsi in maniera tale da rinforzare il classico stereotipo di “checche isteriche” (perdonami le parole, comprendi il significato). Grazie Dear Daddy per ogni pillola di saggezza che ci offri, per la tua opera di sensibilizzazione che s’impegna a smontare pregiudizi, ideologie, realtà, seppur malate, tutt’oggi dominanti.

–Agnese

Cara Agnese, la tua lettera mi ha scosso nel profondo. Ho passato giorni ad arrovellarmi sulle tue dure parole: sono davvero un “uomo maturo omosessuale”?

Quando mi hai definito così mi è mancato il terreno sotto ai piedi. Ma purtroppo, dopo aver riflettuto a lungo sul fatto che ho 38 anni, sono gay, sono sposato e ho tre figli, sono giunto alla tua stessa, amara, conclusione: probabilmente sì, sono proprio un uomo maturo omosessuale.

E non appena ho preso coscienza della mia nuova, triste condizione, ho avuto l’istinto di infilarmi una canottiera rosa, avvolgermi in un boa di struzzo e andare a ballare Katy Perry sul retro di un camion in giro per la città. Per sentirmi ancora giovane e libero, per ricordarmi l’enorme slancio di entusiasmo di quando a 16 anni ho detto al resto del mondo che sono gay, per rivivere quel fantastico momento liberatorio di quando ho smesso di farmi problemi per quello che sono.

Agnese, lasciatelo dire da questo povero vecchio frocio di mezza età: scheccare è bellissimo. Perché essere se stessi è bellissimo. Giocare con il proprio orientamento è bellissimo. Rompere gli schemi è bellissimo.

Quello che invece non è per niente bellissimo è questo video che sta girando in rete:

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La ragazza con l’anello al naso a un certo punto dice: “Io non è che odio i gay, mi danno un po’ fastidio”.

Quello che invece dà fastidio a me è vedere adolescenti etero di ambo i sessi - fin dalla notte dei tempi tutti impegnatissimi a ostentare il loro orientamento sessuale con tatuaggi, minigonne, jeans attillati, boxer in bella vista, hot pants e muscoli abbronzati - provare fastidio se a comportarsi come loro sono dei giovani omosessuali. E trasformare questo fastidio in violenza pura.

Ma poi ci sono anche persone omosessuali che la pensano allo stesso modo, e si tengono a distanza da chi ritengono troppo effeminato e fanno appello da anni per l’organizzazione di un pride in giacca e cravatta.

Quello che mi fa rabbia, cara Agnese, è la realtà malata di ragazzi giovani che ragionano come dei retrogradi novantenni. E alla fine mi sento sollevato a essere un uomo maturo ma non vecchio come loro. Ora però ti lascio perché vado a mimare Katy Perry davanti allo specchio.

Un abbraccio, Agnese, e grazie di aver ragionato con me su queste due, tre cose.

–Claudio

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