21 ottobre 2014 15:37

“Sto leggendo un libro e mi sono imbattuta in quello che credo sia un errore: ‘sé stesso’. Pensavo che si scrivesse ‘se stesso’, senza accento, o sono accettate entrambe le forme?”, ci chiede Camilla De Carli. Il pronome sé ha sempre l’accento. Altrimenti si confonderebbe con la congiunzione se.

Esiste però una regola che regola non è, secondo la quale quando sé è seguito da stesso e medesimo non va accentato, perché in questi casi non c’è il rischio di confondersi.

Alcuni obiettano: non ha senso scrivere lo stesso pronome in due modi diversi, crea solo confusione, meglio lasciare a sé il suo accento sempre, anche in sé stesso e sé medesimo.

Altri ribattono: perché mettere un accento dove non è necessario? I giornalisti in particolare, compresi quelli di Internazionale, lo evitano: gl’interessa di più fare economia.

I dizionari hanno finito per accettare entrambe le forme, ma molte grammatiche consigliano quella accentata. È la scelta più semplice: un’unica regola che non fa eccezioni. Inoltre la forma non accentata ha il problema del plurale se stessi, che si potrebbe scambiare per un congiuntivo del verbo stare. In questo caso ripristinare l’accento sarebbe un’eccezione all’eccezione alla regola!

Questo articolo è stato pubblicato il 17 ottobre 2014 a pagina 14 di Internazionale, con il titolo “Cannalora soundsystem”. Compra questo numero | Abbonati

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