22 ottobre 2014 12:50

La partecipazione del premier a Domenica live rompe i vecchi steccati ideologici e ruba altro terreno all’ex Cavaliere.

Anche se la prima apparizione televisiva di Matteo Renzi risale al 1994 e alla sua partecipazione alla Ruota della fortuna, nessuno oggi è in grado di fare un conto di quante volte sia andato in tv.

L’impressione è che vi passi tutto il suo tempo libero, partecipando tanto ai talk show politici sempre meno seguiti (tranne quando ospitano lui), quanto ai seguitissimi programmi della domenica pomeriggio, quelli che si guardano con la coda dell’occhio mentre si sparecchia la tavola.

Renzi riesce a passare con la sua camicia bianca dalla Rai a Mediaset con la stessa agilità con cui Tarzan salta da una liana all’altra, rompendo la tradizione secondo cui i politici di sinistra andavano sulla Rai e quelli di destra su Mediaset.

Decisamente postideologico, domenica 19 ottobre Renzi era ospite di Domenica live, una trasmissione per il grande pubblico presentata da Barbara D’Urso su Canale 5.

Qualunque italiano si renderà subito conto della portata politica di questa informazione: la presentatrice Barbara D’Urso è così vicina a Berlusconi che qualcuno l’avrebbe addirittura vista alle serate di bunga bunga nella villa del Cavaliere ad Arcore.

Ma Matteo non sembra avere pregiudizi. Va dove lo portano i suoi annunci. E dove annunciare che lo stato darà 80 euro al mese per tre anni a tutte le madri di un un bambino nato dopo il 1 gennaio prossimo, se non in una trasmissione che ha un pubblico per lo più femminile? E poi, lui e Berlusconi non sono forse legati da un patto per le riforme?

Come Cappuccetto Rosso che va a trovare il lupo dopo avergli limato i denti, così Renzi può tranquillamente occupare senza timore gli studi di quella che la sinistra ha definito per anni “tv spazzatura”.

Le domande di D’Urso sono state accomodanti e il pubblico di Domenica live l’ha applaudito a scena aperta. È stato perfino diffuso un selfie dei due protagonisti.

A suo agio, dando del tu alla presentatrice, padroneggiando le regole del gioco televisivo, Renzi ha approfittato della diretta per festeggiare il compleanno di sua nonna Maria, 94 anni.

Si potrebbe obiettare che il presidente del consiglio parla a chi vuole lui, che ha il diritto di gestire la sua comunicazione come preferisce.

Tanto più che i sondaggi dimostrano che guadagna a destra, tra i piccoli imprenditori e le madri di famiglia, quello che perde nell’elettorato tradizionale della sinistra. Questo spiega la sua decisione di occupare il terreno dell’avversario storico, ridotto al ruolo di semplice comparsa.

Adesso è Berlusconi a non essere contento. Non solo il capo del governo gli ruba elettori, ma ottiene sulle sue stesse reti quei record di audience che lui faceva registrare in passato!

E mentre i suoi sondaggi non mostrano alcun miglioramento, Berlusconi teorizza ormai il “rapporto diretto con gli elettori”. “Solo il contatto personale può raggiungere la gente. La tv non basta a raggiungerli, perché la guarda più nessuno”. Tranne quando c’è Renzi.

(Traduzione di Andrea De Ritis)

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