26 agosto 2014 18:23

Dal 3 giugno al 21 settembre il Jeu de Paume ospita una retrospettiva su Kati Horna (1912 -2000). Una selezione di 150 immagini, oltre a documenti e pubblicazioni, molti dei quali inediti, che seguono il percorso della fotografa dall’Ungheria alla Francia, dalla Spagna al Messico.

Nata a Budapest da una famiglia di ebrei, durante l’adolescenza partì per il Messico dove conobbe il fotografo Robert Capa, al tempo conosciuto come Endré Friedmann. Diventarono subito molto amici e si avvicinarono insieme alla fotografia.

Nel 1930, a causa delle persecuzioni naziste, Horna fu costretta a trasferirsi a Berlino, dove frequentò il regista teatrale Bertolt Brecht e il fotografo pittore László Moholy-Nagy, che influenzarono le sue immagini dall’atmosfera surrealista.

Quando scoppiò la guerra civile spagnola, nel 1937 la Cnt (Confederación nacional del trabajo) le chiese di documentare il conflitto e Horna partì al fianco di Robert Capa, la sua assistente Gerda Taro e David “Chim” Seymour.

Seguì per 18 mesi il conflitto a Valencia, Barcellona, Madrid e in altri piccoli villaggi, pubblicando le sue foto su riviste e giornali anarchici come Tierra y Libertad, Libre-Studio, Tiempo Nuevos, Mujeres Libres e Umbral dove incontrò il suo futuro marito José Horna.

Come quelle di David “Chim” Seymour, le immagini di Kati Horna non ritraggono molto il campo di battaglia, ma soprattutto la vita dei civili tra cui donne e bambini.

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