26 gennaio 2012 18:08

Alla fine di novembre del 2011 il fotoreporter francese Stephen Dock è partito da Antakya, in Turchia, per raggiungere la Siria. Ha attraversato clandestinamente il confine con l’aiuto di alcuni uomini vicini alla resistenza contro il regime di Bashar al Assad. Era l’unico modo per entrare nel paese evitando i controlli del governo, che ostacola il lavoro dei giornalisti stranieri.

Per dieci giorni Dock ha documentato le attività dell’Esercito siriano libero (Esl) e le manifestazioni contro il regime. L’Esl, guidato dal colonnello disertore Riyad al Asaad da un campo profughi in Turchia, è composto da ex soldati e altri oppositori. La milizia ha assunto il controllo della regione montuosa di Jabal al Zawiya, ma non è in grado, almeno per ora, di portare attacchi nel resto del paese, anche perché non ha munizioni a sufficienza.

Il suo obiettivo principale è quindi proteggere la popolazione. L’Esl riceve dei finanziamenti dall’estero e conta sull’appoggio degli abitanti delle città e dei villaggi per acquistare i beni di prima necessità.

**In questa foto: **una manifestazione nella regione montuosa di Jabal al Zawiya, controllata dall’Esercito siriano libero (Esl).

Internazionale, numero 933, 27 gennaio 2012

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