19 settembre 2014 17:45

II 20 settembre il Chiostro del Bramante, a Roma, inaugura una mostra dedicata all’artista olandese Maurits Cornelis Escher (1898-1972).

Nato a Leeuwarden, figlio di un ingegnere civile, Escher passò la maggior parte della sua infanzia ad Arnhem. Voleva diventare un architetto, ma durante gli studi alla scuola di architettura e arti decorative cominciò ad appassionarsi al disegno e alla tipografia.

Dopo il matrimonio con Jetta Umiker, nel 1919 si trasferì a Roma e in seguito viaggiò in giro per l’Italia, dove rimase fino al 1935. L’Italia fu una delle maggiori fonti d’ispirazione delle sue prime opere, principalmente dedicate al paesaggio.

Quando lasciò l’Italia, il suo interesse si spostò dal paesaggio a quelle che chiamava immagini mentali, cioè delle figure che cercavano di “testimoniare che viviamo in un mondo bello e ordinato e non in un caos senza forma”. Ispirate alla matematica, queste nuove immagini hanno numerosi riferimenti a illusioni ottiche come il cubo di Necker e oggetti impossibili come il triangolo di Penrose.

La mostra durerà fino al 22 febbraio 2015.

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