17 aprile 2014 12:37

Il 16 aprile decine di poliziotti hanno sgomberato uno stabile occupato da circa duecento persone nel quartiere Montagnola di Roma. Alcuni occupanti sono saliti sul tetto. Mentre la polizia ha caricato un gruppo di attivisti che si era radunato all’esterno dell’edificio: nelle cariche sono state ferite otto persone.

Tra i feriti anche Paolo Di Vetta, uno dei leader del movimento di lotta per la casa. A una donna è stata rotta una gamba. I feriti sono stati trasportati all’ospedale con tre ambulanze. “Una gestione indecente dell’ordine pubblico”, ha detto il presidente del municipio Andrea Catarci.

“A conferma dei problemi palesati già nella manifestazione di sabato con comportamenti violenti. Una carica ingiustificata perché la politica avrebbe trovato una soluzione. Qualcuno vuole fare salire la temperatura sulla disperazione sociale. È tutto incomprensibile”, ha aggiunto.

Dopo che nel pomeriggio è saltato un incontro tra occupanti e autorità municipali per discutere dell’emergenza abitativa a Roma, Catarci ha incontrato alcuni esponenti dei movimenti per il diritto alla casa e insieme a loro ha rilasciato una nota. “A Roma stiamo registrando un’emergenza abitativa eccezionale frutto della crisi alla quale non si può rispondere solo con l’ordine pubblico. Chiediamo per questo l’immediato stop agli sgomberi e, contestualmente, l’apertura di un tavolo istituzionale”. Le 200 persone sgomberate sono state trasferite temporaneamente nella sede del municipio.

Le foto sono state scattate il 16 aprile.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it