26 aprile 2016 18:01

C’è un mio amico che parla quasi costantemente della sua vita sessuale. Non che se ne vanti, è più come un dato di fatto. Per esempio di punto in bianco se ne esce con una cosa tipo: “Ero seduto al bar e a un certo punto questa tizia mi guarda e mi chiede se voglio scopare. Mai stato in una fica così stretta”. Per lui è un’argomento di conversazione come un altro. A me lascia spiazzato. Perché lo fa?

–Not So Talky

Mi verrebbe da dire una cosa del genere: “La quantità di fica e/o di cazzo che un uomo si fa per davvero è inversamente proporzionale alla quantità di fica e/o di cazzo di cui un uomo si vanta”. Ma non necessariamente è così (ovvero It ain’t necessarily so, da Porgy and Bess, musiche di George Gershwin [sempre sia lodato], testi di Ira Gershwin [sempre sia lodato]).

Ho conosciuto un sacco di maschi che si vantavano costantemente di fare valanghe di sesso, e non tutti erano bugiardi. Quasi tutti, però, erano profondamente insicuri. Si vantavano del sesso fatto per paura che agli occhi degli altri non fossero in grado di procuraselo nemmeno regalato.

(Traduzione di Matteo Colombo)

Questo articolo è stato pubblicato su The Stranger.

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