03 maggio 2016 17:29

Sono un maschio etero e ho bisogno di un consiglio. Quand’ero all’università ho conosciuto una ragazza. Dirò solo che le piacevo, ma avevo delle faccende mie da risolvere, tanto che alla fine, sentimentalmente, siamo stati un’occasione mancata. Malgrado ciò siamo diventati molto amici. Se oggi sono meno impacciato, è soprattutto perché l’amicizia con lei mi ha cambiato la vita. Abbiamo entrambi sposato altre persone, e la vita ci è andata bene. Solo che io sono ancora innamorato di lei. Penso spesso a lei, mi viene da raccontarle le cose che mi succedono, mi rendo conto che è su di lei che faccio affidamento nelle difficoltà. Non so cosa devo fare.

Da un lato, lei per me è importantissima — di quelle amicizie che capitano una volta nella vita — e so che anch’io lo sono per lei. È quindi un rapporto che da proteggere, anche se sbilanciato. Dall’altro, i miei sentimenti cominciano a sembrarmi un po’ patetici. Ormai le nostre vite non si incrociano quasi più, e mi chiedo se ho ancora il diritto di provare certe cose. Le possibilità che vedo sono tre, tutte schifose.

1) Taccio sui miei sentimenti e mi godo un’amicizia dolorosa ma profondamente importante.
2) Sparisco, di colpo o per gradi, e senza dare spiegazioni. Oppure
3) Avanti tutta: le apro il mio cuore, col rischio di far implodere dolorosamente il rapporto. Dopo anni di soluzione 1, sarei molto propenso a scegliere la 3: aprire le cataratte e accettare le conseguenze.

–No Good At Acronyms

Per mettere in pratica il consiglio che sto per darti ti serve un gay, NGAA, ma non un gay qualunque: uno di quelli ossessionati dai musical. E non un gay ossessionato dai musical qualunque: uno di quelli ossessionati dai musical e dotati di buon gusto (sbircia tra i suoi dischi: se vedi Joseph and the Amazing Technicolor Dreamcoat ma non Mame, allora il buon gusto non ce l’ha.)

Bene, ecco il mio consiglio: ascoltati le incisioni originali di Company, di Follies e di A Little Night Music con il cast di Broadway. Musiche e testi, in tutti e tre i casi, sono di Stephen Sondheim (sempre sia lodato). Sì, NGAA, sono tutti dischi che puoi trovare su iTunes, ma tu li devi ascoltare su vinile, e di questi spettacoli — di tre canzoni in particolare — devi poi discutere con qualcuno che li sappia a memoria.

Ecco perché ti serve un gay dotato di buon gusto per i musical e di un’ampia collezione di incisioni originali di Broadway su vinile. Come potrà confermarti qualsiasi gay ossessionato dai musical, le epifanie, le intuizioni e le svolte arrivano quasi immancabilmente nei momenti di silenzio, ovvero quando devi girare il disco.

Ecco le canzoni a cui devi prestare attenzione: Sorry-Grateful da Company, The Road You Didn’t Take da Follies e Send in the Clowns da A Little Night Music (per Too Many Mornings e Losing My Mind, entrambe da Follies, mi sa che sei troppo fragile). Riascoltale un sacco di volte, finché non saprai questi tre testi a memoria. Parla del significato delle canzoni con il tuo nuovo amico gay. A quel punto capirai cosa fare.

(Traduzione di Matteo Colombo)

Questo articolo è stato pubblicato su The Stranger.

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