29 agosto 2016 16:55

Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.

Maschio gay over 20. Mi sono da poco lasciato con uno. Era iniziata come cosa strettamente sessuale. Frequentiamo entrambi la comunità kinky della città in cui viviamo e i nostri interessi combaciano particolarmente bene. Che ci fosse una vera affinità è stato chiaro quasi da subito. I primi due mesi sono stati fantastici! Nel giro di tre settimane avevo lo spazzolino a casa sua. Presto, però, ho capito che lui era molto più estroverso di me. Rideva forte al cinema, sapeva farla da padrone alle feste, parlava dei nostri gusti sessuali in mezzo a un ristorante affollato. Io preferisco mimetizzarmi. All’inizio pensavo che quello fosse il “prezzo” della relazione, ed ero disposto a pagarlo, ma di lì a poco ha cominciato a infastidirmi. L’ho lasciato dicendogli che i nostri attriti di carattere rendevano difficile stare insieme, ma senza specificare. Lui era innamorato — me lo diceva sempre — ma adesso non voglio che pensi di dover cambiare per poter stare con me. Sono confuso, Dan. Avere di nuovo una storia mi è piaciuto tanto (ero single da molto tempo), il sesso andava alla grande, e poi è raro trovare una persona che condivide i tuoi gusti e ti attrae anche emotivamente. Quando sta con i piedi per terra, di cose in comune ne abbiamo un sacco. Ora mi sta chiedendo di ripensarci. Ho fatto bene a lasciarlo?
—Tired of Being Single

Non è che lui deve cambiare per stare con te, TOBS, ma se gli andasse?

Difficilmente si trasformerà in un introverso che ride a voce bassa e tratta i suoi gusti sessuali con discrezione, proprio come tu difficilmente ti trasformerai in un estroverso vociante che dice qualsiasi cosa gli passi per la testa. Ma se il prezzo per stare con te è provare a darsi una regolata — oltre a riservare i discorsi sui suoi kink (e di conseguenza sui tuoi) ai locali fetish e ai sex party — perché non lasciare che sia lui a decidere se vuole pagarlo o meno?

I gay rappresentano una percentuale minuscola della popolazione, TOBS, e quelli kinky rappresentano una percentuale non così minuscola ma comunque abbastanza piccola della popolazione gay. Io non penso che quest’uomo tu debba sposarlo, indipendentemente dai suoi difetti, solo perché sei gay e i vostri gusti combaciano. Ma devi pensarci due volte prima di scaricare un uomo che è gay, kinky, e con il quale stai bene quasi sempre, solo perché ogni tanto ti dà sui nervi.

Quantomeno devi farti il favore — e farlo a lui — di chiarirgli i motivi per cui hai staccato la spina, perché magari lui è disposto a fare uno sforzo per riconquistarti.

Fra di voi ci sono un sacco di cose positive — i vostri kink combaciano (raro!) e vi piace passare del tempo insieme anche se non tutto (comune!) — e per quelle negative una soluzione si trova sempre. Un esempio tratto dalla mia vita: mio marito è molto più estroverso di me, per cui a volte va al cinema, al ristorante, in discoteca e ai concerti senza di me. Io rimango a casa a leggere, dormire o pulire. Dopodiché, quando torna a casa, abbiamo qualcosa di cui parlare: com’era il film, se il ristorante era valido, chi c’era in discoteca e se nella band c’era qualcuno di carino. Lui non mi costringe a uscire, io non lo costringo a stare a casa. È una soluzione che per noi funziona.

Con un piccolo sforzo, TOBS, anche tu potresti trovare le soluzioni che funzionano per voi: lui, quando tu gli dai un aiutino, prova a darsi una regolata; va a vedere le commedie con gli amici e i film drammatici con te; quando si mette al centro dell’attenzione, non se la prende se tu preferisci scivolare ai margini.

Dagli — e datti — una possibilità.

(Traduzione di Matteo Colombo)

Questo articolo è stato pubblicato su The Stranger.

Dan Savage sarà al festival di Internazionale a Ferrara dal 30 settembre al 2 ottobre 2016.

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