19 settembre 2016 16:37

Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.

Sono il classico uomo bianco medio: 42 anni, sposato da poco meno di uno (secondo matrimonio per entrambi). Abbiamo una vita sessuale attiva e siamo entrambi buoni amanti, attenti alle esigenze dell’altro e aperti alle novità. Mia moglie ama farsi scopare con la forza. Vuole essere immobilizzata e stuprata. Normalmente ci andrei a nozze, perché il sesso un po’ violento piace anche a me. Ecco il mio problema: mi ha raccontato di essere stata violentata in modo traumatico da un uomo che frequentava prima di me. So solo che è successo in una stanza d’albergo e che lui non si è fermato quando lei gli ha detto no. Per adesso quindi sto al gioco, ma sapendo che non mi spingo in là quanto lei vorrebbe. Sono qui che mi chiedo se il trauma precedente non sia derivato dal fatto che lei lo ha incoraggiato a scoparla con la forza per poi pentirsene, e temo che la stessa cosa possa succedere a me. Oppure sta cercando di rivivere l’esperienza? Devo preoccuparmi delle sue motivazioni e delle potenziali conseguenze? Sto pensando troppo?

–Tremulous Husband Is Needing Knowledge

Quando si parla di sesso violento — specie se prevede giochi di ruolo in cui il rapporto sessuale viene imposto — è preferibile pensare troppo che troppo poco. Ma prima di venire al tuo specifico problema, THINK, chiariamo una serie di cose.

Una donna a cui piace il sesso violento, compresi i giochi di ruolo basati sul sesso imposto e sullo stupro, può comunque essere stata stuprata da un partner, e lo stupro può essere avvenuto durante quello che doveva essere un gioco di ruolo consensuale. Se tua moglie ha ritirato il suo consenso e il suo ex partner ha continuato, allora è stato uno stupro.

Inoltre, THINK, un sacco di donne hanno fantasie di “stupro”, e metto le virgolette perché di solito queste fantasie prevedono che una donna venga “presa” da qualcuno da cui è attratta, e tante, tantissime donne sono vittime di stupro. È ovvio che tra questi due gruppi si verifichino delle sovrapposizioni. Le fantasie di tua moglie potrebbero non avere nulla a che fare con il suo stupro — potrebbe trattarsi di una coincidenza — oppure tua moglie potrebbe essere una di quelle persone (non tutte donne) che hanno erotizzato un trauma sessuale del passato (non sempre uno stupro), e giocare con un partner di cui si fida le procura un senso di controllo e di catarsi, di potere riconquistato e di piacere.

Ma tu, THINK?

Dici “temo che la stessa cosa possa succedere a me”, e non intendi “potrei essere stuprato!”. Intendi: “Potrei essere ingiustamente accusato di stupro”. È un salto bello grosso, nonché poco rispettoso. In pratica stai dicendo: “Penso che mia moglie menta quando dice che quell’uomo l’ha stuprata, e non voglio che faccia lo stesso con me”. Non so bene come interpretarlo. Cioè, io non penso che tua moglie menta, THINK, e non la conosco né sono innamorato di lei. Tu si presume di sì, eppure temi che ti stia tendendo una trappola per poi accusarti ingiustamente di stupro. Stiamo parlando di roba bella pesante, qui, di roba alla Gone girl - L’amore bugiardo, della trama di un qualche orribile filmaccio anni ottanta con Kathleen Turner e Michael Douglas.

Se sei davvero preoccupato di pararti il culo, THINK, allora fatti una bella e lunga chiacchierata con tua moglie sulle sue fantasie sessuali, e fatela via email. Mi è capitato di dare lo stesso consiglio a persone che dovevano accordarsi su situazioni sessuali-limite o di sesso forzato con sconosciuti o semi sconosciuti. Dare lo stesso consiglio a chi sta negoziando un gioco di ruolo sessuale con sua moglie mi lascia un po’ perplesso. Eppure eccoci qui.

Non dirle che ne vuoi parlare via email perché temi di aver bisogno di un alibi. Ti consiglierei di crederle, tanto per cominciare, e di fare questa chiacchierata via email — da due account anonimi creati allo scopo — perché permetterà a entrambi di riflettere più a fondo e con meno inibizioni (a volte certe cose sono difficili da discutere faccia a faccia). Dille innanzitutto che non vuoi traumatizzarla o scatenarle brutti ricordi accidentalmente, ma anche che non vuoi finire traumatizzato a tua volta. Che ti sentiresti un mostro, se le facessi del male mentre tenti di realizzare le sue fantasie.

Infine, THINK, questa non è una cosa che tua moglie vorrà fare una volta sola. Per cui un passo alla volta: aumentate l’intensità gradualmente, da un rapporto all’altro, e dopo verificate che sia tutto a posto. Cerca su Google “sexual aftercare” e leggiti l’articolo di Curve che verrà fuori (è un sito lesbico, ma gli insegnamenti, i consigli e le informazioni che dà su come prendersi cura della partner dopo un gioco di ruolo violento valgono in generale), e continuate a fare lunghe chiacchierate, via email o faccia a faccia, su cosa la fa star bene e cosa no.

In bocca al lupo.

(Traduzione di Matteo Colombo)

Questo articolo è stato pubblicato su The Stranger.

Dan Savage sarà al festival di Internazionale a Ferrara dal 30 settembre al 2 ottobre 2016.

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