16 novembre 2016 17:00

Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.

Ti seguo da tanto tempo — ti leggo e ti ascolto — e faccio parte del 47 percento di donne bianche che non hanno votato per Donald Trump. Dire che sono delusa, inorridita, impaurita e arrabbiata per queste elezioni è un triste eufemismo. Stamattina ho donato 100 dollari a Planned parenthood perché mi sembrava sinceramente l’unica cosa che potessi fare. Detto questo, volevo raccontarti uno degli orgasmi più carichi di implicazioni, intensi ed eccitanti che abbia mai avuto. Un filino sbronzi (per affrontare i risultati elettorali) e intristiti, io e il mio ragazzo abbiamo deciso di confortarci a vicenda. Una cosa tira l’altra, e un attimo dopo stavamo scopando con Trump che in tv faceva il suo discorso di accettazione. Mentre lo sbruffone arancione sparava nuove stronzate sul suo essere presidente, io venivo cavalcando il bel cazzone del mio ragazzo. È stato il modo perfetto per dire: “Si fotta Trump, e fottiamo noi due”. Consiglio a tutti i tuoi lettori di sfogare lo stress di queste elezioni scopando. Certo, bisogna donare soldi, fare volontariato, prendere posizione, manifestare, votare e non perdere la speranza, ma dobbiamo anche continuare a prenderci cura gli uni degli altri. Perché l’amore vince sull’odio, e scopare vince… cioè, non lo so su cosa vince, ma di sicuro migliora la vita.
—Justifiably Unsettled Lass Intensely Emoting

All’indomani di un evento traumatico — e queste elezioni si configurano come evento traumatico — è importante prendersi cura di se stessi, e basandosi sulla definizione di “cura di sé” che dà il sito Goodtherapy.org, scopare come forsennati rientra perfettamente nella categoria: “L’insieme di iniziative che un individuo può intraprendere per raggiungere condizioni ottimali di salute fisica e mentale […] La cura di sé comprende tutte quelle attività che si possono praticare per rilassarsi o ottenere benessere emotivo, per esempio meditare, tenere un diario o parlare con uno specialista”.

Quelli di Goodtherapy.org sono troppo educati per inserire fra gli esempi “scopare come forsennati”, JULIE, ma quello che hai fatto tu la sera delle elezioni — e che caso vuole sia esattamente ciò che ho fatto io la sera delle elezioni — soddisfa tutti i criteri.

E se qualche lettore che ha fatto lo stesso — scopare come un forsennato la sera delle elezioni — dovesse sentirsi un pochino in colpa, vi prego di ricordare che milioni di americani fecero esattamente la stessa cosa dopo l’11 settembre. All’epoca usammo un termine diverso per definire le scopate post-11 settembre: terror-sex, che il New York Magazine definì come “coito urgente, spontaneo, da fine del mondo, ispirato dal soprassalto di incertezza e paura di quel giorno”.

Ti ringrazio per avermi scritto, JULIE, e mi unisco al tuo consiglio: il sesso, con altre persone o da soli, rende la vita migliore, e nessuno deve sentirsi in colpa perché scopa o si masturba in questo momento di incertezza e paura per il nostro paese. È vero, dobbiamo donare soldi, fare volontariato, manifestare e votare, il tutto ricordandoci quotidianamente che Hillary Clinton ha vinto nel voto popolare. E dobbiamo impegnarci a difendere i nostri vicini, amici e colleghi che sono immigrati (con o senza documenti), musulmani (nati in America, immigrati o rifugiati), neri, donne che necessitano di cure e servizi in materia di salute riproduttiva, lesbiche e gay che vogliono proteggere le loro famiglie, e tutte le persone e le cose che Trump minaccia di danneggiare, compreso il pianeta su cui viviamo.

Ma dobbiamo anche trovare il tempo per la gioia, il piacere, le risate, gli amici, il cibo, l’arte, la musica e il sesso. Nei momenti più bui dell’epidemia di hiv, quando i repubblicani e la destra religiosa controllavano il governo federale facendo tutto ciò che era in loro potere per danneggiare i malati e i morenti, le organizzazioni queer si organizzavano, manifestavano, facevano volontariato e soffrivano. Ma facevamo anche musica, teatro e arte. Ci prendevamo cura gli uni degli altri, e al tempo stesso ballavamo, amavamo, scopavamo. Coltivare la gioia, l’arte e il sesso di fronte alla paura e all’incertezza ci faceva stare meglio — ci impediva di impazzire — e aveva il valore aggiunto di mandare fuori di testa i nostri nemici.

Non capivano come potessimo non essere infelici, con tutte le difficoltà che affrontavamo — la loro avidità, la loro indifferenza, la loro intolleranza — eppure noi creavamo e vivevamo situazioni di gioia in barba al loro odio e a questa orribile malattia. Ci rivolgevamo gli uni agli altri — agli amanti, agli amici e a volte agli sconosciuti — e dicevamo: “Si fottano loro, e fottiamo noi due”.

Non siamo riusciti a debellare l’hiv, la malattia che ci affliggeva allora, ma la nostra lotta ci ha permesso di contenerla, e in ogni caso potremmo sconfiggerla in futuro. La malattia che affligge oggi il nostro paese è diversa. Il razzismo, il sessismo e l’odio forse non li debelleremo mai. Ma li combatteremo eccome. E non state a sentire chi dice che la musica, le danze, l’arte, il sesso e la gioia distraggono dalla lotta. Ne fanno parte.

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Il mio ragazzo non ha il permesso di soggiorno. Sua sorella ha sposato un cittadino americano e potrebbe ottenere la green card. Un giorno speravamo di riuscirci anche noi. Ma a partire dal prossimo anno gli estremisti di destra controlleranno i poteri del governo federale. Il mio ragazzo sarà espulso. In più siamo una coppia gay, e Donald Trump ha promesso di abrogare il matrimonio egualitario, se non addirittura di vietarlo, per cui se dovessimo sposarci adesso la tempistica sembrerebbe sospetta. E se anche ci sposassimo, è possibile che in futuro il matrimonio venga invalidato. Vale comunque la pena di provarci? E cosa faccio se lo stato mi toglie l’amore della mia vita?
—Keep Him Home

Devi sposarlo immediatamente, KHH, e farlo in tutta tranquillità. Non esiste possibilità realistica che vengano invalidati dei matrimoni”, dice Shannon Minter, direttore dell’ufficio legale del National center for lesbian rights, che ha presentato casi inerenti al diritto al matrimonio davanti alla corte suprema degli Stati Uniti (vincendo). “La legge afferma con grande chiarezza che, se un matrimonio è valido nel momento in cui viene contratto, nessuna successiva modifica di legge può invalidarlo. Perciò chi è già sposato non deve temere che il matrimonio gli venga tolto”.

Minter dice inoltre che difficilmente la Corte annullerà la Obergefell v. Hodges, la sentenza che ha reso legale in tutto il paese il matrimonio fra persone dello stesso sesso.

“Anche la dottrina dello stare decisis — in base alla quale i tribunali tendono a rispettare e seguire le sentenze precedenti — ha molto peso, ed è rarissimo che la corte suprema annulli un’importante sentenza costituzionale così poco tempo dopo averla emessa”, spiega Minter.

“Nemmeno la nomina, al posto di Scalia, di un giudice contrario al matrimonio egualitario metterebbe a rischio la sentenza del 2015 sul matrimonio egualitario, e un’ampia maggioranza di americani è ancora fortemente favorevole al diritto delle coppie omosessuali a sposarsi”.

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Sono tristissimo per le elezioni. Oggi ho fatto una donazione a Planned parenthood. Mi hanno chiesto se volevo intitolarla a qualcuno, spiegandomi che a quella persona avrebbero spedito un biglietto dicendo che avevo donato dei soldi in suo nome. Eccome, ho pensato io, li voglio donare a nome del vice presidente designato Mike Pence. Fino al 20 gennaio il suo indirizzo è ancora Meridian st 4600, Indianapolis, 46208. Dopo il 20 gennaio, purtroppo, sarà Observatory Circle NW 1, Washington, 20008. Se qualcuno dei tuoi lettori ha voglia di unirsi a me in questo omaggio al nostro vicepresidente designato, può fare la sua donazione su plannedparenthood.org.
—Generous Investment Verifying Equality

Oltre a donare a Planned parenthood — cosa che dovrebbero fare tutti — vi prego di farlo anche per l’American civil liberties union. Meglio ancora, fate oggi stesso la tessera dell’Aclu. Con Trump alla Casa Bianca, e i repubblicani che controllano entrambe le camere del parlamento, la libertà e la decenza costeranno un cazzo di patrimonio in avvocati.

(Traduzione di Matteo Colombo)

Questa rubrica è stata pubblicata su The Stranger.

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