13 maggio 2015 20:23

Le api sembrano preferire le piante trattate con alcuni insetticidi della famiglia dei neonicotinoidi. A causa di questa preferenza, le api potrebbero essere danneggiate da questi insetticidi più di quanto finora ritenuto. Questo fattore potrebbe contribuire al declino globale delle popolazioni di api, che ha gravi conseguenze per la produttività agricola e l’ambiente.

In effetti l’Unione europea ha già sospeso l’uso di tre neonicotinoidi, il clothianidin, il thiamethoxam e l’imidacloprid, per il trattamento delle sementi di piante che attraggono le api. Due studi pubblicati su Nature confermano i dubbi su questi pesticidi, simili alla nicotina.

In un primo studio il team di Sébastien Kessler e colleghi ha mostrato che le api e i bombi terrestri non solo non evitano il cibo contenente i tre neocotinoidi, ma preferiscono una soluzione zuccherata contenente l’imidacloprid o il thiamethoxam. Il motivo non è chiaro, ma probabilmente non dipende dal gusto. Si ipotizza invece che i neocotinoidi agiscano sul sistema nervoso delle api come la nicotina agisce sul cervello dei fumatori, spinti al consumo del tabacco.

Un altro studio, condotto in Svezia da Maj Rundlöf e colleghi, mostra che i neonicotinoidi, usati come trattamento dei semi di colza, hanno effetti negativi sulle api selvatiche. In questo studio le colonie delle api domestiche non sembrano invece risentire in modo apprezzabile dell’uso degli insetticidi. Questo test, condotto all’aperto, non è però molto sensibile.

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