21 agosto 2015 16:19

Una bottiglia, una figura umana, un coniglio sono alcuni degli oggetti microscopici creati da un team di ricerca con dei filamenti di dna. In futuro, i ricercatori potrebbero creare macchine minuscole, per esempio per produrre farmaci.

Le strutture sono invisibili a occhio nudo, in quanto misurano alcune centinaia di nanometri, o miliardesimi di metro. Sono state create da un computer che a partire dalla forma da ricreare ha deciso quali filamenti di dna usare e come piegarli. Il dna si presta infatti a essere piegato, anche se, a causa di alcuni vincoli, può formare soprattutto poligoni e altre strutture regolari. Il team guidato da Bjorn Hogberg è invece riuscito a piegare il dna con più libertà, fissando gli snodi con delle “pinze” di altro dna.

Questo risultato rende più vicina la costruzione delle stampanti microscopiche in tre dimensioni, che si dovrebbero aggiungere alle stampanti 3d già esistenti.

Secondo lo studio pubblicato su Nature, gli oggetti creati sono stabili, una condizione importante per la loro utilizzazione.

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