06 marzo 2016 16:58

Le città dei paesi ricchi si stanno adattando ai cambiamenti climatici meglio di quelle in via di sviluppo. Un team scientifico britannico ha studiato le spese di dieci città molto diverse tra loro: Londra, Parigi, New York, Città del Messico, São Paulo, Pechino, Mumbai, Jakarta, Lagos e Addis Abeba. I ricercatori le hanno selezionate per avere una gamma di città diverse per posizione geografica, clima, popolazione e grado di sviluppo.

Le città ricche hanno investito circa lo 0,22 per cento del pil cittadino nell’adattamento ai mutamenti climatici, contro lo 0,15 per cento delle città in via di sviluppo. Pechino spicca nel gruppo per aver investito lo 0,33 per cento, la quota più alta. In assoluto, la città che ha investito di più è New York, che ha speso nel periodo 2014-2015 oltre due miliardi di euro, mentre Addis Abeba è la città con la spesa più bassa, meno di 20 milioni. La capitale francese ha la spesa pro capite più alta, pari a oltre 500 euro, mentre Addis Abeba ha ancora la più bassa, circa sei euro a testa.

Anche la tipologia di spesa è diversa. Le città sviluppate tendono a spendere di più nei settori dell’energia e dell’acqua, mentre quelle in via di sviluppo nei settori della salute e dell’agricoltura. Questo andamento della spesa suggerisce che gli attuali investimenti non sono destinati a proteggere le persone più vulnerabili.

Secondo lo studio pubblicato sulla rivista Nature Climate Change, gli attuali investimenti per l’adattamento climatico sono indotti soprattutto dal mercato, che spinge a privilegiare la difesa del capitale piuttosto che le persone. Questo fenomeno, secondo Lucien Georgeson, Mark Maslin, Martyn Poessinouw e Steve Howard, potrebbe esporre la popolazione di alcune città, come Jakarta, Lagos e Addis Abeba, all’impatto del cambiamento climatico.

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