28 agosto 2016 13:12

Secondo una ricerca scientifica, le società che hanno più donne che uomini potrebbero essere caratterizzate da alcuni aspetti negativi e dovrebbero quindi essere esaminate con attenzione. È la conclusione di uno studio pubblicato sulla rivista PlosOne.

Le società possono sviluppare uno squilibrio tra i sessi per motivi diversi, come le migrazioni, le guerre, il tipo di lavoro disponibile o le preferenze socioculturali. Finora si pensava che le società con un surplus maschile fossero instabili. Dal punto di vista demografico, infatti, un eccesso di uomini potrebbe portare all’aumento degli scapoli. Alcuni uomini non riuscirebbero a trovare una compagna e questo potrebbe creare una situazione di tensione e un aumento della violenza.

Questa ipotesi è stata sottoposta a verifica da due ricercatori dell’università dell’Utah a Salt Lake City, negli Stati Uniti. Ryan Schacht e Karen Kramer hanno condotto la loro analisi negli Stati Uniti. Per ogni stato hanno esaminato il rapporto tra maschi e femmine e i parametri di vita familiare. Hanno scoperto che negli stati in cui le donne erano più rare, si sposava in proporzione un maggior numero di uomini, che tendevano a formare una famiglia e ad avere rapporti sessuali con una sola persona.

Secondo Schacht e Kramer, l’abbondanza delle donne porta gli uomini a modificare le loro strategie, spingendoli a non impegnarsi stabilmente con una sola compagna. Questo potrebbe portare, negli stati con un rapporto tra i sessi sbilanciato a favore delle donne, ad avere più figli nati fuori da un matrimonio e a un maggior numero di nuclei familiari guidati da una donna sola. Secondo gli autori, il fenomeno potrebbe anche spiegare l’instabilità familiare diffusa negli stati che hanno politiche criminali più severe. I tassi di carcerazione maschile molto alti potrebbe produrre infatti un rapporto tra i sessi nella popolazione libera sbilanciato a favore delle donne.

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