15 gennaio 2017 15:30

La menopausa delle orche potrebbe avere un significato evolutivo.

Le orche sono tra le pochissime specie di mammiferi, tra cui la specie umana, nelle quali si manifesta un fenomeno particolare: le femmine dopo una certa età non possono più avere figli. Per esempio, le orche possono riprodursi fino ai 30-40 anni, anche se vivono fino ai 90 anni. La possibilità di vivere a lungo, senza potersi riprodurre, sembra un contraddizione, perché l’evoluzione dovrebbe favorire gli animali che riescono ad avere più figli. Finora questa contraddizione è stata spiegata con il ruolo delle femmine anziane nel gruppo di guidare i membri più giovani, tutti imparentati, verso le risorse disponibili, con un vantaggio nella possibilità di sopravvivenza.

Uno studio, pubblicato sulla rivista Current Biology, propone una spiegazione diversa. Secondo Darren Croft e colleghi, la menopausa sarebbe dovuta alla competizione riproduttiva con le femmine più giovani. I ricercatori hanno studiato la struttura demografica di due popolazioni di orche, concludendo che, con il passare del tempo, le femmine si trovano in gruppi a cui somigliano sempre di più geneticamente. Questo effetto è dovuto all’abitudine delle orche di accoppiarsi con maschi di altri gruppi e di allevare i piccoli nel proprio gruppo materno. La struttura familiare matriarcale fa sì che una femmina giovane sia meno imparentata con gli altri membri del gruppo rispetto a una femmina anziana. Per questo motivo le giovani tendono a competere maggiormente nell’allevamento dei propri figli, sottraendo risorse al resto del gruppo. Ne hanno anche un vantaggio riproduttivo rispetto alle femmine con più anni. Secondo i ricercatori, i figli di una femmina anziana hanno una probabilità di morte superiore ai figli delle femmine più giovani.

La competizione con le giovani potrebbe quindi spiegare perché a una certa età le femmine più anziane smettono di riprodursi.

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