22 gennaio 2017 13:58

Seguire un’alimentazione povera di calorie potrebbe allungare la vita. È il risultato di uno studio che potrebbe risolvere la controversia scientifica sollevata da due studi precedenti, condotti negli Stati Uniti. Entrambe le ricerche si erano concentrate sui macachi. Entrambe volevano dimostrare che diminuendo le calorie dell’alimentazione era possibile aumentare la longevità degli animali.

Il primo studio era stato pubblicato nel 2009 da ricercatori dell’università del Wisconsin a Madison. Questo studio aveva trovato una mortalità inferiore nelle scimmie che seguivano un’alimentazione meno calorica rispetto al gruppo di controllo, composto da scimmie che seguivano un’alimentazione normale. Uno studio del 2012, pubblicato da ricercatori del National Institute on Aging (Nia) di Bethesda, non aveva invece trovato una differenza sostanziale tra i due gruppi di scimmie. In seguito, i ricercatori si sono uniti per capire la discrepanza dei risultati. Hanno così pubblicato, sulla rivista Nature Communications, questo nuovo studio.

Secondo i ricercatori, il problema è sorto da alcune differenze tra gli studi che ne ha reso impossibile il paragone. Per esempio, la nuova analisi ha permesso di capire che nello studio del Nia tutte le scimmie seguivano una dieta con poche calorie, anche quelle del gruppo di controllo. Inoltre le scimmie del Nia seguivano un’alimentazione molto più naturale rispetto a quelle dell’università del Wisconsin, che consumavano molto zucchero. Queste differenze potrebbero spiegare la mancata rilevazione di una diversa longevità degli animali nello studio del Nia. Dalla nuova analisi emerge anche un maggiore effetto della restrizione calorica nei maschi rispetto alle femmine e un impatto significativo solo nella popolazione adulta, non in quella giovanile.

Secondo il nuovo studio, la restrizione calorica potrebbe avere un effetto benefico anche sugli esseri umani.

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