18 febbraio 2017 12:30

Gli Stati Uniti stanno considerando la possibilità di autorizzare la modifica genetica degli embrioni umani. Due organizzazioni autorevoli, la National academy of sciences e la National academy of medicine, hanno espresso un parere favorevole sulle sperimentazioni cliniche di questo tipo. L’assenso è subordinato al rispetto di condizioni molto precise, che potranno essere raggiunte in futuro svolgendo ulteriori ricerche. Prima di procedere sarà anche necessario che l’opinione pubblica si esprima. Attualmente gli Stati Uniti non autorizzano questo tipo di manipolazione.

La modifica del dna degli embrioni è possibile grazie alla messa a punto di tecniche genetiche, come la crispr-cas9, che permettono di modificare in modo preciso, semplice ed economico il dna. Si può intervenire anche su una singola lettera di un gene specifico.

Alcune sperimentazioni cliniche stanno già studiando l’applicazione di queste tecniche alla medicina. Per esempio, nella lotta a forme avanzate di cancro si sta provando a modificare il dna delle cellule del sistema immunitario, in modo che si attivino contro il tumore. Questi trattamenti sono ancora sperimentali, in quanto presentano alcuni rischi, come la modifica non voluta di geni. L’idea però di intervenire sulle cellule del corpo è considerata accettabile, anche perché le modifiche introdotte riguardano soltanto l’individuo e non si trasmettono ai discendenti.

Il parere che è stato dato riguarda invece l’editing genetico anche degli spermatozoi, delle cellule uovo (i gameti) e degli embrioni. In questo caso le modifiche genetiche si trasmettono ai discendenti e costituiscono un caso nuovo, più problematico.

I limiti etici
Secondo gli esperti, si potrebbe intervenire in modo da permettere a una coppia che rischia di trasmettere una malattia ereditaria di avere un figlio sano. Questo risultato potrebbe essere ottenuto correggendo il gene interessato nello spermatozoo o nell’ovocita. Oppure si potrebbe intervenire sull’embrione. Le conseguenze a lungo termine di questa procedura non sono del tutto chiare. Inoltre, secondo gli esperti statunitensi, la distinzione tra correzione di un gene difettoso e miglioramento genetico dell’essere umano è più sottile di quel che sembra.

Il rapporto delle due organizzazioni consiglia quindi di autorizzare la sperimentazione clinica sui gameti e sugli embrioni solo dopo che saranno fatte più ricerche, in modo da poter soddisfare tutti i criteri di sicurezza e gli altri parametri che vengono considerati di solito per autorizzare una sperimentazione. Inoltre, secondo gli esperti, le sperimentazioni dovrebbero essere autorizzate solo quando il trattamento sia assolutamente necessario e serva a prevenire malattie o disabilità gravi. Escludono quindi i casi di miglioramento dell’individuo. Sarebbe anche necessario creare un sistema di supervisione che limiti le applicazioni delle nuove tecniche agli scopi previsti. Infine, gli esperti ricordano la necessità di un dibattito pubblico sul tema, per tenerne conto quando si regolamenterà la materia.

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