La corte di giustizia dell’Unione europea ha stabilito che è possibile brevettare un ovulo umano modificato quando è non fecondato. La corte ha stabilito che “un organismo che non è in grado di diventare un essere umano non è un embrione e può essere brevettato”
La corte di giustizia dell’Unione europea ha stabilito che è possibile brevettare un ovulo umano modificato quando è non fecondato.
I giudici della corte sono intervenuti in un caso presentato dall’azienda statunitense International Stem Cell Corporation nel Regno Unito sulla possibilità di brevettare le tecniche per produrre cellule staminali pluripotenti (capaci di dare vita a tessuti diversi) a partire da ovuli umani non fecondati.
La corte ha stabilito che “un organismo che non è in grado di diventare un essere umano non è un embrione e può essere brevettato”.
Anche se queste tecniche attivano l’ovulo, e quindi la formazione di un embrione per partenogenesi, “non è sufficiente perché l’organismo si possa considerare un embrione umano”, hanno spiegato i giudici. Reuters, La Croix
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