In Malesia l’opposizione viene messa a tacere

Il giorno dopo la condanna a cinque anni di carcere per sodomia del leader dell’opposizione Anwar Ibrahim, è stato arrestato un famoso vignettista per un disegno postato su Twitter in cui attribuisce la condanna alle pressioni del premier malese 

La Malesia senza Anwar Ibrahim

La democrazia in Malesia dipende davvero da Anwar Ibrahim? Se è così, i trenta milioni di malesi hanno un problema. Ibrahim, infatti, è di nuovo in galera. Il leader dell’opposizione resterà in cella per almeno cinque anni, e per altri cinque non potrà esercitare attività politica. Ibrahim ha provato a minimizzare: “Non mi interessa se sono cinque anni o dieci, possono anche darmene venti. Non me ne frega niente”. Leggi

Arrestato un vignettista con l’accusa di sedizione in Malesia

Uno dei più noti vignettisti della Malesia, Zulkifli Anwar Ulhaque, noto con il soprannome Zunar, è stato arrestato con l’accusa di sedizione per un suo disegno postato su Twitter.

Nel disegno Zunar critica la condanna a cinque anni di carcere del leader dell’opposizione Anwar Ibrahim, attribuendola alle pressioni del premier malese, Najib Razak.

“È un atto di intimidazione, ma Zunar non si piegherà”, ha detto la moglie del disegnatore, Fazlina Rosley, alla France-Presse.

Confermata la condanna per sodomia al leader dell’opposizione in Malesia

La corte suprema della Malesia ha confermato la condanna a cinque anni di carcere per il leader dell’opposizione Anwar Ibrahim, ritenuto colpevole di sodomia. L’appello presentato dai legali di Anwar contro il verdetto di un tribunale del marzo 2014 è stato respinto.

La condanna impedisce all’ex vice primo ministro di ricoprire cariche politiche e di partecipare alle prossime elezioni previste per il 2018. Anwar, 67 anni, è alla guida di un’alleanza di tre partiti che si oppone al governo del primo ministro Najib Razak.

Anwar è stato ritenuto colpevole di aver avuto rapporti sessuali con un suo ex assistente nel 2008. La sodomia è illegale in Malesia, paese a maggioranza musulmana, ma raramente i casi finiscono in tribunale. Reuters

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