Il senato ha approvato la riforma della legge elettorale 

I voti a favore sono stati 184, i contrari 66 e gli astenuti due. Il provvedimento torna alla camera per il via libera definitivo 

La riforma della legge elettorale passa al senato con 184 voti a favore 

Il senato ha approvato la nuova legge elettorale, il cosiddetto Italicum, del governo del premier Matteo Renzi. I voti a favore sono stati 184, i contrari 66 e gli astenuti due. La legge torna ora alla camera per il sì definitivo.

La giornata è stata segnata dalle polemiche, durate fino a pochi minuti prima della votazione. Hano votato a favore Partito democratico, Forza italia, e il gruppo Area popolare. Hanno votato contro il Movimento 5 stelle, Sinistra ecologia libertà, Lega nord e il gruppo Grandi autonomie e libertà. Alcuni senatori del Pd non hanno partecipato alla votazione. Corriere della Sera, Askanews

Il senato ha approvato con 184 voti a favore, 66 contrari e 2 astenuti la riforma della legge elettorale, che ora ritorna alla camera per il via libera definitivo. Askanews

Il senato ha approvato con 184 voti a favore, 66 contrari e 2 astenuti la riforma della legge elettorale, che ora ritorna alla camera per il via libera definitivo. Askanews

Perché Berlusconi ha salvato Renzi

Il patto del Nazareno, concluso un anno fa tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi nella sede del Partito democratico, ha retto. Grazie all’aiuto dei parlamentari di Forza Italia, il primo ministro sta per far approvare al senato la riforma della legge elettorale che dovrebbe mettere fine a mezzo secolo d’instabilità politica. Leggi

Legge elettorale, il senato dà il via libera all’emendamento Esposito

Il senato italiano ha approvato l’emendamento alla legge elettorale presentato dal senatore del Partito democratico Stefano Esposito con 175 sì, 110 no e due astenuti.

La proposta di Esposito fa decadere circa 35.800 dei 48mila emendamenti presentati per modificare la legge elettorale, ha spiegato il vicepresidente del senato Roberto Calderoli. L’emendamento prevede di fissare al 40 per cento la soglia per il premio di maggioranza alla lista (e non più alla coalizione) e al 3 per cento lo sbarramento per i singoli partiti per entrare alla camera.

I collegi plurinominali con relativi capolista bloccati saranno cento. Prevista la possibilità di esprimere due preferenze tenendo conto dell’alternanza di genere. L’emendamento prevede inoltre che l’Italicum entri in vigore dal primo luglio del 2016.



In precedenza il senato aveva bocciato con 170 voti contrari, 116 favorevoli e 5 astensioni la modifica presentata dall’esponente della minoranza del Pd Miguel Gotor, che puntava a modificare la proporzione tra nominati ed eletti con le preferenze. L’emendamento, sottoscritto da 29 senatori del Partito democratico, avrebbe legato l’entrata in vigore dell’Italicum all’approvazione della riforma costituzionale, attualmente in discussione alla camera. Il Fatto Quotidiano, La Repubblica

Trovato l’accordo tra Renzi e Berlusconi sulla legge elettorale

Dopo un incontro a palazzo Chigi, il premier Matteo Renzi e Silvio Berlusconi hanno dichiarato di aver trovato un accordo sulla riforma della legge elettorale, il cosiddetto Italicum, sulla quale stanno trattando da mesi.

Il nuovo patto prevede di alzare al 40 per cento la soglia per ottenere il premio di maggioranza e di introdurre le preferenze. Manca ancora l’intesa su alcune questioni minori, come le soglie minime e sull’attribuzione del premio di maggioranza alla lista invece che alla coalizione.

Al termine dell’incontro, il Partito democratico e Forza Italia hanno diffuso un comunicato congiunto. Ecco il testo integrale. Ansa

La democrazia imperfetta dell’Italicum

Bisogna veramente fare una nuova legge elettorale ogni volta che il popolo esprime un voto scomodo? Leggi

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